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Ursula Von der Leyen: "Putin non si fermerà, prepariamoci alla guerra"

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Sostegno all'Ucraina, difesa e sicurezza dell'Europa. Ma anche Medio Oriente, allargamento, immigrazione e agricoltura. Sono i temi al centro della due giorni del Consiglio europeo che prende il via oggi 21 marzo.

Nel dettaglio, i capi di Stato e di governo dell'Unione europea discuteranno del proseguimento del sostegno all'Ucraina in risposta all’aggressione militare della Russia. L’Ue intende continuare a fornire un sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico per tutto il tempo necessario, tenendo conto che sinora è stato garantita un’assistenza pari a oltre 138 miliardi di euro. Sul tema si è già espressa ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha ribadito la ferma volontà, oltre che la compattezza del governo italiano, per quanto concerne il sostegno a Kiev.

 

 

Importante il capitolo su sicurezza e difesa dei Paesi dell'Ue: i leader discuteranno della necessità per l’Europa di aumentare la sua prontezza alla difesa, del modo di rafforzare la base industriale e tecnologica di difesa dell’Ue, di ulteriori misure per rendere l’industria della difesa più resiliente e competitiva. Inoltre, sulla base di una presentazione della Commissione europea, i leader discuteranno anche della strategia industriale europea della difesa e del programma europeo di investimenti nel settore della difesa.

 

 

Del resto, avverte Ursula Von der Leyen, "è chiaro che non c'è più spazio per le illusioni, il mondo è diventato più pericoloso e l'Ue si deve svegliare: sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all'Ucraina". Quindi Il Consiglio Europeo, nella bozza di conclusioni, sottolinea la necessità "imperativa" di una "preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata" e di una "gestione strategica delle crisi nel contesto dell'evoluzione del panorama delle minacce". Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all'Alto Rappresentante, a proporre "azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell'Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza". 

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