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Concessioni balneari, il Consiglio di Stato: "Cancellare le deroghe, subito le gare"

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Una sentenza, quella del Consiglio di Stato, che di fatto va dritta contro il governo. Si parla di concessioni balneari, che devono essere disapplicate poiché la risorsa-spiaggia "è scarsa". Questo quanto sancito dal Consiglio di Stato, che conferma dunque la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre del 2023. In virtù della pronuncia, le amministrazioni dovranno disapplicare le deroghe al 31 dicembre 2024. E ancora, la sentenza si richiama "ai principi della Corte di Giustizia Ue per dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale".

Nel dettaglio si tratta della sentenza 03940/2024 pubblicata oggi, martedì 30 aprile, ed emanata dalla VII sezione il 12 marzo, sentenza che fa riferimento a un ricorso presentato nel 2023 dal proprietario di uno stabilimento balneare a Rapallo. I giudici, nella sentenza, si richiamano "ai principi della Corte di Giustizia Ue, 20 aprile 2023, e a tutta la giurisprudenza europea precedente di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale". E ancora, il Consiglio di Stato rimarca l'obbligo per i comuni di disapplicare le deroghe al termine dell'anno in corso. E ancora, nella sentenza è contestato il fatto che la risorsa spiaggia non sia scarsa, tesi che era stata sostenuta dal governo nella mappatura inviata all'Unione europea per spiegare le ragioni della mancata applicazione della direttiva Bolkenstein.

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, dopo la sentenza promette battaglia: "Abbiamo fatto la mappatura, abbiamo dimostrato che in questa mappatura non c'è scarsità di risorse e una interlocuzione con la Commissione europea per far capire le nostre specificità. Noi abbiamo 8.000 km di costa dove abbiamo 30.000 famiglie che fanno i balneari e li dobbiamo assolutamente tutelare", aveva detto ai margini della conferenza programmatica di Pescara che si è tenuta negli ultimi giorni. "Oggi non c'è niente di definitivo e stiamo vedendo, ma io sono certa e faremo una grande battaglia. Parliamo di 30.000 aziende, molte a conduzione familiare e io, con le mie deleghe al turismo, ne capisco l'importanza", aggiungeva Santanchè.

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