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Ue, i Partito popolare danese coi "Patrioti" di Orban: nuovi equilibri a Bruxelles

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Matteo Salvini, in un botta e risposta a distanza con Antonio Tajani, aveva assicurato: "Vedremo se il gruppo dei patrioti in Europa sarà irrilevante". Così dopo la decisione di Vox di abbandonare Ecr proprio per il partito dei patrioti, il cui simbolo è Viktor Orban.

E in effetti, a poche ore da quelle parole, ecco un nuovo cambiamento destinato ad incidere sugli equilibri all'Europarlamento. Il Partito popolare danese, il Dansk Folkepartie, infatti si unisce al gruppo dei patrioti al Parlamento europeo. Lo annuncia l'europarlamentare danese Anders Vistisen su X. "Non vediamo l'ora di lavorare con i nostri vecchi alleati di ID e con i nostri nuovi amici di Spagna, Repubblica Ceca e Ungheria. Siamo sicuri che essendo il terzo gruppo più numeroso potremo mandare un chiaro segnale all'estremismo federalista e difendere un'Europa degli Stati nazionali", aggiunge Vistisen. 

Oltre al Partito popolare danese, come detto, hanno annunciato di voler unirsi al gruppo anche il partito spagnolo conservatore Vox, guidata da Santiago Abascal, che ha lasciato l'Ecr di Giorgia Meloni, il portoghese Chega e il Partito della libertà olandese, guidato da Geert Wilders. Secondo Vistisen altri partiti seguiranno l'esempio la prossima settimana. La formazione del gruppo dei 'Patrioti' all'Eurocamera era stata annunciata alcuni giorni fa dal primo ministro ungherese, Voktor Orban a Vienna, assieme al leader dell'ultradestra austriaca Herbert Kickl e all'ex premier ceco, il liberal-populista Andrej Babis.

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