Un avvertimento da Bruxelles. Quasi un "pizzino" per Giorgia Meloni. "L'aumento dell'incertezza globale e le tensioni commerciali stanno pesando sulla crescita Ue" e, quanto all'Italia, "nell'ipotesi di dazi al 10% in generale e del 25% per acciaio e auto, l'effetto stimato è di circa un quarto di punto percentuale sulla crescita. Sarà più limitato quest'anno, ma raggiungerà il quarto di punto l'anno prossimo".
A prevederlo è il commissario europeo all'Economia e alla Semplificazione, Valdis Dombrovskis, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. "Le regole fiscali - continua parlando del Patto di stabilità e della richiesta tedesca di più flessibilità - sono state riformate solo un anno fa, ora sono meno rigide. Anche le norme nazionali tedesche sono ora meno rigide di un tempo, per cui tutto ciò offre già un margine di manovra abbastanza consistente per un aumento degli investimenti in Germania. Avremo ancora discussioni. Ma ovviamente ci aspettiamo che la Germania, come gli altri Stati membri, segua le regole fiscali dell'Ue. C'è la possibilità di aumentare la spesa per la difesa di 1,5% del Pil e si può estendere il piano di rientro del debito da quattro a sette anni. Francia e Italia non intendono usare la clausola nazionale di salvaguardia per una questione di sostenibilità fiscale. La risposta a tutto ciò non può essere solo quella di continuare ad aumentare deficit e debito".
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I socialisti tedeschi della Spd, secondo partito della coalizione del governo guidato da Friedrich Merz, stanno manovran...Sulla difesa comune, ricorda, "è importante che tutti gli Stati membri aumentino le spese, soprattutto quelli più grandi. Ma naturalmente, dobbiamo anche tenere conto delle considerazioni sulla stabilità fiscale, dato che l'Italia ha il secondo più alto rapporto debito/Pil dell'Ue e si prevede che il suo debito continuerà ad aumentare quest'anno e il prossimo, anche senza l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale. Si tratta di un aspetto da tenere in considerazione e che, nel caso, ci porterà a discutere di come l'Italia stia contribuendo alle diverse priorità europee di rafforzamento della sicurezza e della difesa".
Quindi, conclude il commissario lettone, "da parte della Commissione europea siamo aperti a discussioni su quali ulteriori passi siano necessari per rafforzare le capacità di difesa europee, possibilmente includendo capacità comuni e come finanziarle. In ogni caso, possiamo aspettarci che la sicurezza e la difesa abbiano un ruolo molto più importante nel prossimo bilancio dell'Unione e nell'attuale quadro finanziario dell'Ue".