"Sig.ra Von der Leyen: game over?": inizia così la lettera dell'europarlamentare della Lega Roberto Vannacci sul Tempo. Secondo il generale, la bocciatura del bilancio da 2.000 miliardi di euro proposto dalla presidente della Commissione europea per il periodo 2027-2034 da parte della Germania rappresenta un'occasione per rivoluzionare la scena europea, proprio a partire dalla von der Leyen. "Attenzione, non si tratta di un incidente occasionale - ha proseguito Vannacci - il nein tedesco, al quale si è prontamente unito il ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra, è il sintomo di un disagio più generale, una grave disconnessione tra i sogni di Bruxelles e i bisogni reali dei cittadini europei".
Il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, in particolare, ha parlato di "un aumento non accettabile". Per il capo dell'esecutivo europeo, invece, un aumento del bilancio dell’Unione sarebbe addirittura urgente. "Credo le sia andata male - ha sottolineato l'europarlamentare eletto col Carroccio -. Von der Leyen e la sua Commissione a trazione socialdemocratica continuano a vivere di percezione rifiutandosi di poggiare i piedi per terra. Lei, da brava sanguisuga, vuole più denari, più risorse, più fondi e le sinistre europee, Schlein e Conte inclusi, non vedono l’ora di cedere ad altri quel poco di sovranità che ci è rimasta".
Il generale Vannacci fa impazzire Elly Schlein: "Perché scelgo lei"
Roberto Vannacci allo spettacolo teatrale de La Zanzara. Ospite di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, l'europarlamen...Vannacci, poi, ha aggiunto: "Come se non bastasse continuano imperterriti con l’ideologia green. Il piano del Green Deal impone oneri insostenibili alle imprese, soffocando settori chiave come l’automotive e le PMI (Piccole e Medie Imprese), che rappresentano il 99% delle aziende europee. Le politiche attuali spingono alla delocalizzazione o alla chiusura, contraddicendo gli obiettivi di competitività e innovazione. Le politiche climatiche, pur lodevoli negli intenti, sono diventate un 'fardello insostenibile', che rischiano seriamente di deindustrializzare il continente e impoverire la popolazione, senza adeguati meccanismi di compensazione per i settori più colpiti".
Di qui un accorato appello: "È urgente un cambio di rotta, un ritorno ai valori fondanti della Comunità Europea, incentrati sulla prosperità, sulla sicurezza, sull’identità europea che deve prevalere e sul benessere dei suoi cittadini. Si, dei suoi cittadini europei e non di tutti quelli che si presentano a cercare di godere gratuitamente di quei benefici che gli italiani e gli europei si sono guadagnati col lavoro, col sacrificio, col sudore e col sangue". Secondo il generale, intorno alla von der Leyen "si è consolidata negli anni una rete di potere fatta di interessi, gruppi neocon, ONG, finanza internazionale, multinazionali e logiche belliciste difficile da smantellare. Ma il clima è cambiato: la possibilità di mandare a casa lei e il suo entourage si fa sempre più concreta. E noi lavoriamo alacremente!".