L’Unione europea sta per dichiarare guerra ai cibi spazzatura con una tassa sanitaria che partirà dal 2026, la prima del genere a livello continentale. La misura è contenuta nella bozza del Cardiovascular Health Plan, il piano per la salute cardiovascolare che la Commissione europea presenterà ufficialmente a dicembre 2025, come anticipato da Euractiv. Fino ad oggi Bruxelles non ha mai affrontato in modo coordinato i grandi nemici del cuore: alcol, tabacco, nuovi prodotti alla nicotina e soprattutto gli alimenti ultraprocessati, carichi di grassi, zuccheri e sale. Sono loro, secondo il documento, a pesare di più sul carico sanitario europeo, e la prevenzione viene indicata come la via "più efficace dal punto di vista dei costi".
A spingere per il prelievo sui cibi ultraprocessati è il commissario alla Salute Olivér Várhelyi, che vuole introdurlo già dal 2026. Ma il piano non si ferma qui: entro il 2027 arriverà una revisione totale della normativa sul tabacco, con l’obiettivo ambizioso di portare il consumo tra gli adulti sotto il 5% entro il 2040. Per il 2035 sono fissati target chiari: ridurre del 20% la mortalità cardiovascolare, raggiungere il 70% di diagnosi e controllo per l’ipertensione e l’80% per diabete e obesità.
Per riuscirci nasce “EU cares for your heart”, un’iniziativa che aiuterà gli Stati membri a creare piani nazionali entro il 2027, sfruttando approcci personalizzati con digitale e intelligenza artificiale. Nel 2026 usciranno nuove raccomandazioni del Consiglio per potenziare gli screening cardiovascolari, mentre è in studio una rete europea di centri specializzati sul modello di quella oncologica. L’IA avrà un ruolo centrale: la Commissione finanzierà un incubatore da 20 milioni di euro per testare soluzioni digitali dedicate alla diagnosi precoce e alla medicina su misura.




