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Usa: analisti, legame economia-inflazione mette a rischio obiettivi Fed

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Milano, 24 ago. (AdnKronos) - L'evoluzione subita negli ultimi anni dal legame tra l'attività economica e l'inflazione potrebbe mettere a rischio gli obiettivi della Federal Reserve. Ne sono convinti gli analisti di State Street Global Advisors, che spiegano quali sono gli elementi in base ai quali lo scenario potrebbe assumere aspetti diversi da quelli attesi dagli esperti. "La Federal Reserve - spiega Chris Probyn, chief economist di State Street Global Advisors - ha indicato che deve essere ragionevolmente sicura di poter ottenere un'inflazione al 2% prima di poter porre fine alla sua politica di tassi di interesse prossimi allo zero". La Fed ha il doppio mandato di promuovere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi: "In circostanze normali - osserva Probyn - questo obiettivo sarebbe raggiungibile regolando la politica relativa ai tassi di interesse in modo da orientare l'economia su un livello adeguato di attività". Vale a dire che "un livello troppo basso produrrebbe disoccupazione e un livello troppo alto all'inflazione". La capacità della Fed di eseguire questo delicato bilanciamento "dipende essenzialmente da un duplice meccanismo di trasmissione". In particolare "un collegamento tra tassi di interesse e attività economica e uno tra l'attività economica e l'inflazione". Gli economisti hanno "generalmente accettato che esistono entrambi. E non c'è dubbio che i tassi di interesse elevati riducano l'attività aumentando il costo dei beni di consumo importanti, come, ad esempio, le automobili e investimenti di capitale come edilizia residenziale, impianti industriali e beni durevoli". Ma, osserva Probyn, "negli ultimi 20 anni, il legame tra attività economica e inflazione è cambiato e potrebbe anche essere scomparso del tutto, mettendo a rischio l'obiettivo di inflazione della Fed".

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