Finanza: faccia a faccia banchieri-investitori, 'attesa per consolidamento'
Milano, 18 feb. (AdnKronos) - Sono per lo più fondi europei, francesi e inglesi, ma ce ne sono anche alcuni arrivati dagli Stati Uniti. Alla Ubs Conference in corso a Milano, dove fino a domani sono attesi e si incontreranno diversi banchieri italiani e i rappresentanti di circa 150 fondi di investimento globali, si guarda al settore bancario italiano, da inizio anno affossato dalle vendite in Borsa, come a un'opportunità più che a un problema. Stando a quanto riferito dal ceo di Unicredit, Federico Ghizzoni, presente all'incontro, "c'è molta attesa per il consolidamento" e, allo stesso tempo, "molta curiosità". Da parte degli investitori ci sono state molte domande, in particolare, su "che tipo di opportunità possa dare investire oggi nelle banche italiane, anche perché i prezzi sono sicuramente attraenti". Dunque, interrogativi costruttivi e non di sola preoccupazione, "come forse poteva essere uno o due mesi fa", dice sempre Ghizzoni. Dunque, rispetto alla fine del 2015, "il clima è meno da 'sell off' e molto più razionale, attento ai rischi e alle opportunità di un'economia che sta crescendo". Tra le presenze di oggi, oltre a Ghizzoni, anche Victor Massiah, ceo di Ubi banca, Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, Alessandro Vandelli, ad di Bper e Giuseppe Castagna, consigliere delegato di Bpm. Gli incontri sono stati più che altro riservati, faccia a faccia utili a illustrare nel dettaglio i fondamentali di ciascun istituto. Il consigliere delegato di Bpm, in particolare, riferisce che gli incontri sono andati "benissimo" e che gli investitori professionali "guardano ai fondamentali". Poi, "chiaramente c'è un discorso sull'Italia, che viene percepita come la più debole del sistema bancario europeo". L'iniziativa è importante "per far vedere i numeri e dimostrare che siamo molto solidi", conclude Castagna.