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Stupro in spiaggia, il salviniano Siorini: "Mai che capiti alla Boldrini". Lo rovinano

di Giulio Bucchigiovedì 31 agosto 2017
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È costato carissimo a Saverio Siorini, segretario di Noi Con Salvini a San Giovanni Rotondo (Foggia) un brutale post scritto di pancia su Facebook a proposito dello stupro di gruppo in spiaggia a Rimini: "Ma alla Boldrini e alle donne del Pd, quando dovrà succedere?", è l'attacco di Siorini, che giustifica quelle parole violentissime in quanto "le stesse (persone, ndr) hanno votato in Parlamento alla volontà di aiutare gente simile di dubbia moralità... (ovvio che lo stupro non si augura a nessuno, ma questa è una provocazione che nessuno ha recepito)". "Ancor più strano - continuava l'attivista salviniano - è che la Boldrini non ha preso posizione contro questa odiosa recrudescenza di stupri visto che vede come protagonisti i suoi amici immigrati? Forse è più dedicata ai commenti offensivi sulla sua persona e a completare denunce". Siorini è stato subito espulso da Noi Con Salvini ma lui non ci sta e poche ore dopo, sempre su Facebook, scrive: "Capisco che il mio post è stato frainteso e anche strumentalizzato a favore di qualcuno, ma è tanta la RABBIA per questa giovane donna Stuprata, e il silenzio della Boldrini e di tutte le femministe (che hanno preferito accanirsi su di me), che non ci ho visto più. Ovvio che non era mia intenzione augurare il male a nessuno, con questo non cambio idea: auguro una castrazione chimica a tutti gli stupratori e la rabbia del popolo a tutti i complici del PD". Che non è esattamente una retromarcia.