Le Pussy Riot - le signorine Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina - che ieri erano state fermate per alcune ore, continuano nella loro battaglia contro Vladimir Putin. L'ultima notizia viaggia su Twitter, dove danno conto delle "manganellate" ricevute nel pomeriggio di mercoledì 19 febbraio dagli agenti della polizia in borghese e dai soldati cosacchi incaricati di mantenere la sicurezza nel centro della città di Sochi. Il fatto è accaduto mentre le Pussy Riot stavano cercando di inscenare una nuova performance intitolata “Putin vi insegnerà ad amare la patria”. Il sit-in, però, è stato prevenuto a colpi di manganello e spruzzate di spray al peperoncino. Le immagini dell’intervento della polizia sono state diffuse anche dalll’account Twitter del collettivo Voina, mentre la Alyokhina ha postato una foto del torace in cui si vedono i segni delle botte. Le Pussy Riot, dopo le botte, si sono recate in ospedale per farsi medicare.
