Perugia, 21 mag. (Adnkronos) - "L'organizzazione criminale nigeriana sgominata dall'operazione 'Turn- over' aveva la capacità di smerciare anche una tonnellata di eroina in neanche tre settimane. Lo abbiamo sentito nelle intercettazioni telefoniche effettuate durante l'indagine. Il container carico di droga era arrivato nel Centroafrica e da lì la merce è stata piazzata in neanche un mese". A rivelarlo stamani, durante la conferenza stampa in questura a Perugia, è stato il primo dirigente del Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato Vincenzo Nicolì, che ha poi aggiunto come "la 'piovra nigeriana' non è seconda alle mafie cinesi né a 'Cosa Nostra"'. Durante l'indagine avviata dalla prima sezione della squadra mobile della questura di Perugia diretta da Marco Chiacchiera, poi portata avanti insieme agli uomini dello Sco, sono stati via via sequestrati 8 chili tra eroina e cocaina, arrivati in Italia tramite i corrieri nigeriani. Ma il potenziale criminale della banda, come spiegato in questura, era molto più elevato e dalla Nigeria, era ramificato sia in molte parti d'Italia, che in Europa. Da stamattina gli agenti della polizia stanno notificando 37 ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettanti stranieri domiciliati in molte parti d'Italia e anche all'estero. "È una struttura criminale organizzata in network in molti Paesi del mondo - ha precisato ancora Nicolì -, che fanno tutti capo ai nigeriani, che avevano contatti diretti con i cartelli sudamericani e con i produttori di droga in Pakistan e Afghanistan".