Firenze, 20 mar. - (Adnkronos) - "Sono oltre dieci anni che l'area amiatina è tenuta sotto controllo per ciò che riguarda l'attività sismica. Da questo punto di vista è sempre possibile fare di più e meglio, tanto che entro quest'anno abbiamo in programma di far partire un nuovo specifico progetto di studio. I cittadini devono quindi stare tranquilli circa il fatto che sia la Regione Toscana che gli altri enti interessati, a partire dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, stanno monitorando tutti i fenomeni che si registrano nelle aree interessate dall'attività geotermica, sia in quelle cosiddette "tradizionali" che quelle amiatine, tenendo conto che siamo su un vulcano, naturalmente soggetto a questo tipo di attività". La Regione Toscana, con una nota, risponde in questo modo alle preoccupazioni sollevate dai comitati ambientalisti in seguito alla scossa di 2,5 gradi di magnitudo registrata domenica sera con ipocentro a Piancastagnaio. Gli esperti consultati dalla Regione affermano che l'evento "rientra nello stile sismico dell'area, ed è collegato con l'apparato vulcanico dell'Amiata, caratterizzato da eventi non particolarmente intensi ma che, a causa delle limitate profondità sono avvertiti distintamente", come a dire che la sismicità dell'area è legata al vulcano. (segue)