(Adnkronos) - Nell'ultimo anno sono state molto forti le tensioni tra i due clan. Il 30 settembre dello scorso anno infatti e' stato ucciso Francesco Bara ritenuto dagli inquirenti un esponente di vertice del clan Lo Russo. Su questo agguato gli inquirenti hanno fatto piena luce, mandanti e esecutori di questo omicidio sono stati individuati dai carabinieri. Piena luce anche sul tentato omicidio di Ciro Orlando e Daniele Pandolfi. Della Corte, Granieri, Guerrera e Liberti sono accusati di avere partecipato con altri complici a una associazione mafiosa diretta e organizzata dallo stesso Della Corte. Della Corte viene indicato il capo e promotore di questa associazione mentre gli altri tre promotori e organizzatori della banda. I quattro indagati, Della Corte, Granieri, Guerrera e Liberti sono accusati dell'omicidio di Francesco Bara, la cui esecuzione fu decisa per dare una lezione al clan Lo Russo. Della Corte, Granieri, Guerrera e Liberti nella stessa circostanza dell'omicidio di Francesco Bara tentarono di uccidere anche Ciro Staterini ma l'uomo riusci' a mettersi in salvo evitando una morte che sembrava sicura. Staterini si trovava in compagnia di Bara, quando caddero entrambi nell'agguato teso loro dal clan capeggiato da Giovanni Della Corte. I cinque fermati, Della Corte, Alifante, Granieri, Guerrera e Liberti sono accusati anche del duplice tentato omicidio di Ciro Orlando e Daniele Pandolfi, presunti affiliati al clan dei Lo Russo. Orlando fu ferito lievemente alla testa, Pandolfi a una gamba. Secondo gli inquirenti le intenzioni dei sicari erano quelle di eliminare i due presunti appartenenti alla cosca dei cosiddetti 'capitoni'. Della Corte in particolare e' accusato di avere ideato, deciso e promosso l'agguato. Guerrera avrebbe invece organizzato i dettagli della fase finale dell'agguato e partecipato egli stesso alla sparatoria. Alifante avrebbe rivestito il ruolo di specchiettista: ai complici avrebbe segnalato la presenza di Pandolfi e Orlando. Liberti e Granieri avrebbero materialmente esploso i colpi di pistola contro i due uomini dei quali era stata decretata la morte. L'indagine e' stata coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo.