Prato, 6 dic. - (Adnkronos) - Durante il consiglio direttivo dell'Unione Industriale Pratese riunitosi ieri, in seduta straordinaria e aperta a tutti i soci, i sentimenti prevalenti fra i soci erano "un profondo cordoglio per quelle sette vite spezzate"; ma anche "tanta rabbia per le leggi e le regole minime di civiltà ignorate, per tutti quelli che fino ad oggi non hanno voluto vedere o capire fino in fondo un fenomeno molte volte denunciato". Accanto al dolore sono emerse anche proposte per affrontare il problema dell'illegalità (di qualsiasi matrice e provenienza, indipendentemente dall'origine etnica dei titolari d'impresa) e la preoccupazione per il male che questa vicenda potrà fare al sistema economico pratese. Dal punto di vista delle proposte si è confermata - si legge in una nota degli industriali - "l'importanza della vigilanza e dei controlli, ma se ne è anche sottolineata l'insufficiente efficacia se non accompagnati da azioni di più ampio respiro". "Far crescere la conoscenza delle regole del fare impresa in Italia appare come un percorso imprescindibile; in particolare i rappresentanti del comparto confezione e maglieria hanno evidenziato come il loro impegno nei confronti dei subfornitori cinesi abbia portato alla piena emersione di alcuni laboratori", scrive l'Unione Industriale Pratese. "Con queste realtà aziendali si è stabilito un rapporto continuativo di collaborazione, con piena soddisfazione propria e di committenti anche particolarmente sensibili ai temi della legalità", spiega l'associazione degli industriali. (segue)