Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Sagace, sulla cresta dell'onda da 50 anni, ma sempre 'uno di noi', Lando Fiorini porta in scena l'ennesimo spettacolo di canzoni e battute al peperoncino su questa Italia più che mai strapazzata dai colpi del fisco e da una politica che fatica a mostrarsi affidabile. "Euro meglio di prima…Ci hanno fatto il Cud" è l'eloquente titolo di questo spettacolo in scena nello storico locale romano di Trastevere, ‘Il Puff’, da sempre sinonimo di Lando Fiorini, al secolo Leopoldo. Quel Leopoldo che scaricava le cassette ai mercati generali e che di quella breve 'vita' ha conservato, per fortuna, la semplicità assoluta. A proprio agio dentro i suoi anni portati con più fascino di prima, autentico al punto da stare sul palco come fosse accanto ad ognuno a fare due chiacchiere, Lando riscalda ogni scena, anche quando è dietro le quinte. Si tratta di personalità. Ma anche gli artisti che animano lo spettacolo sono tutti bravi davvero. Camillo Toscano per ‘Il Puff’ non è una novità: sempre brillante, comico al di là delle stesse battute. E non è una novità neppure Simona D’Angelo, preziosa, versatile, a proprio agio in ogni personaggio, persino nei panni di una vecchia irriverente. La spagnola anche le si addice, anche se il testo non è così originale. Valentina Sulli, un ritorno, più 'bollente' che mai, per scelta e per copione, brava anche lei. Due ore di cabaret che scivolano addosso con piacere fra gag vecchio stile ben condite da foto sarcastiche sull'oggi, scenette esilaranti che ironizzano con la giusta leggerezza sulle beghe dell'economia italiana, sulla fatica di tirare avanti, sul 'tradimento' dell'euro e sulla politica che non riesce ancora a 'rinascere' a se stessa. E poi immancabili i monologhi di Lando che da solo riempie emotivamente tutta la scena e che quando canta incanta, come sempre. Intatta la profondità della voce e persino più belli di un tempo gli armonici delle corde vocali questa volta spesi per due tributi speciali: uno ad Anna Magnani e l'altro a Franco Califano. Lando è la prova provata che si può diventare più belli con il movimento del tempo. Anche il suo cuore, sotto la camicia di seta nera, si sente battere e, alla fine, in un guizzo, si palesa del tutto: "La ripresa c'è, ne sono certo", rassicura in un sorriso il pubblico mentre si chiude il sipario, come a voler rendere lieve il ritorno a casa, dopo tutte le battute su questa Italia che ancora respira a polmoni stretti.