A Milano gli esperti di green economy tra i profili professionali più richiesti

A rilevarlo è la ricerca 'I segnali deboli del mercato del lavoro nel Comune di Milano', realizzata dal Centro Studi e Ricerche Lavoro & Società dell'Università Bicocca, in collaborazione con l'assessorato alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune
domenica 17 marzo 2013
A Milano gli esperti di green economy tra i profili professionali più richiesti
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Milano, 14 mar (Adnkronos) - Ingegneri gestionali e informatici, esperti di green economy, mobility manager, addetti commerciali, sarti e modellisti sono le professionalità più richieste in città in questo periodo per far fronte alla crisi. A rilevarlo è la ricerca 'I segnali deboli del mercato del lavoro nel Comune di Milano', realizzata dal Centro Studi e Ricerche Lavoro & Società dell'Università Bicocca, in collaborazione con l'assessorato alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune, presentata all'Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele. "La crisi - spiega Cristina Tajani, assessore milanese al lavoro - che ha portato la disoccupazione giovanile al 28% in città, sta producendo delle trasformazioni anche all'interno dei settori produttivi che abbiamo fotografato attraverso la ricerca sui segnali deboli (dati qualitativi non rilevati dalla statistica; Ndr). Nonostante la crisi, ci sono professionalità ancora molto richieste sul territorio, come quelle dell'alto artigianato legato alla moda, come sarte e modelliste, quelle legate alla green economy, quali manager energetici e del ciclo dei rifiuti, e quelle del commercio online". La ricerca, condotta su un panel di oltre 30 interviste, evidenzia come in settori caratterizzanti l'economia cittadina - quali moda, design, information and communication technology, bancario, assicurativo - si stia affermando un trend rivolto alla selezione di figure professionali high-skilled. "Si tratta - conclude la Tajani - di indicazioni utili a orientare non solo i percorsi formativi di università e scuole professionali, ma anche a modellare politiche pubbliche in senso innovativo. E' quello che stiamo facendo attraverso gli interventi sul co-working, il microcredito, le start up, la smart city". Dalla ricerca emerge una criticità legata alla competenza linguistica, che non consente di interagire in maniera efficace con l'estero, soprattutto a livello di conoscenza dei termini tecnici. Si evidenzia anche la necessità di avere capacità trasversali di problem solving e di comunicazione più articolate. Infine, sembra esserci scarsa propensione del capitale umano a spostarsi, per esempio trasferendosi all'estero. La ricerca sottolinea come molti settori stiano vivendo una profonda trasformazione a livello produttivo e organizzativo dettato dal progresso tecnologico e dalla competizione internazionale. Nell'Ict diminuiscono le risorse per la ricerca e la formazione e cresce la domanda di nuove professionalità, come esperti di Crm (Customer Relation Marketing), ingegneri gestionali e laureati in economia con conoscenze informatiche. Anche nel settore del credito e assicurativo, lo sviluppo dell'home banking e dell'online ha portato a una riconversione del personale, con competenze più commerciali anziché gestionali e amministrative. I settori che risentono meno della crisi, come l'alta moda, la pelletteria e la calzatura di lusso, rilevano a loro volta la necessità di figure che sappiano affiancare alla competenza artigianale la conoscenza di materiali innovativi e potenziali nuove fibre. Nell'ambito del design e dell'architettura affiorano rilevanti cambiamenti nei profili professionali richiesti. Architetti che, alla formazione classica, aggiungano conoscenze commerciali e manageriali, in materia di problemi energetici, nuove tecnologie, componenti innovative eccetera. Nel settore, in costante crescita, della green economy si segnala la richiesta di professionalità legate alla produzione e commercializzazione di fonti di energia alternative, alla ricerca di materiali e tecnologie ecosostenibili fino alla gestione dei processi di mobilità. In tale ambito, nonostante un recente lieve rallentamento dei ritmi di crescita, pesa la concorrenza internazionale che traina la proliferazione di nuove figure, come consulenti per la pianificazione energetica, mobility manager, esperti nello smaltimento e riciclo dei rifiuti solidi urbani.