Roma, 2 apr. - (Adnkronos) - "Ci voleva il furto milionario di Pasqua al Museo etrusco di Villa Giulia a Roma per polarizzare l'attenzione su uno degli annosi problemi che attanagliano la gestione dei nostri beni culturali, la custodia e la sicurezza del nostro grande e inestimabile patrimonio culturale i furti nei nostri luoghi della cultura sono all'ordine del giorno ma mai nessun ministro, almeno negli ultimi venti anni, ha cercato di portare avanti una sana politica di sicurezza. Speriamo che il furto avvenuto a Villa Giulia sia proprio l'ultimo e che si corra ai ripari al piu' presto perche' di euro investiti in sicurezza il Mibac ne ha spesi davvero pochini se non niente". Lo sottolinea Giuseppe Urbino, segretario nazionale della Confsal-Unsa Beni Culturali. "In effetti - prosegue il sindacalista - soldi per i musei sicuri con la Spendig Review, il blocco dei contratti che risale all'anno 2008(causa di turni e doppi turni di personale) i nostri addetti alla vigilanza dopo la loro assunzione non hanno mai fatto un'ora di aggiornamento, di formazione. Per non parlare poi dei sistemi di sicurezza, vecchi, obsoleti e facilmente raggirabili. E intanto nessuno prende a cuore la salvaguardia dei nostri musei, mai un ministro che abbia pensato di istituire un apposito ufficio che si occupasse di sicurezza: con l'organico dei nostri custodi, circa novemila, si potrebbe creare una vera e propria task force invece di pensare che tanto poi dopo il furto ci pensano i carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico". "Insomma - conclude Urbino - anche questa volta la classe dirigente del Mibac ha dimostrato incompetenza ed e' anche per questo che serve urgentemente quella discontinuita' che possa far risorgere la cultura del nostro Bel Paese".



