Roma, 3 apr. (Adnkronos) - Chiusura di Stagione al Teatro Giuseppe Manini di Narni, venerdi' 5 aprile, alle 21, con il Balletto di Roma e il suo Otello, nella versione del coreografo Fabrizio Monteverde. Dopo il successo di critica e pubblico riscosso nelle scorse stagioni dal suo 'Giulietta e Romeo' (oltre trecentocinquanta repliche per un totale di circa trecentomila spettatori), Monteverde rivisita l'Otello lavorando soprattutto sugli snodi psicologici che determinano le dinamiche dei rapporti, quanto mai, qui, ambigui e complessi nel triangolo Otello-Desdemona-Cassio, dove i tre vertici risultano costantemente intercambiabili grazie, si', agli intrighi di Jago, ma ancor piu' alle varie 'maschere' del 'non detto' con cui la Ragione combatte - spesso a sua stessa insaputa, ancor piu' spesso con consapevoli menzogne - il Sentimento. L'ambientazione costante in un moderno porto di mare (un dichiarato omaggio agli sgargianti fotogrammi fassbinderiani di Querelle) chiarisce e amplia l'intuizione di base: se Otello davvero e' - come e' sempre stato - un 'diverso', un outsider non tanto per il colore della pelle quanto per il suo essere 'straniero', ovvero qualcuno abituato ad 'altre regole del gioco', e' anche vero che la banchina di un porto e' una sorta di 'zona franca' un limbo dove si arriva o si attende di partire, un coacervo di diversita' dove tutte le pulsioni vengono pacificamente accettate come naturali e necessarie proprio per il semplice fatto che li', nel continuo brulicare del ricambio umano, lo straniero, il diverso, il barbaro non esistono. Lo spettacolo e' presente sin dal suo esordio nei cartelloni dei maggiori teatri italiani ed ha ricevuto ovunque il plauso incondizionato del pubblico. E, anche la critica, lo ha salutato come uno dei migliori spettacoli della recente produzione italiana. Il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria e' il referente per ogni informazione.


