(Adnkronos) - Il libro affronta tematiche di grande utilità pratica, quali l'elaborazione di un budget, l'attività di controllo, la gestione finanziaria, il bilancio e la contabilità, e descrive le varie fonti di finanziamento ai musei, agli spazi espositivi e alle imprese che promuovono cultura. Un capitolo è dedicato al mercato internazionale dell'arte, attraverso argomenti quali la valutazione delle opere d'arte, gli indici di prezzo, le strategie e i modelli di gestione dei fondi che investono in questo settore. Una particolare attenzione viene riservata al sistema fiscale, la cui revisione, rispetto agli investimenti in cultura da parte di imprese e privati, rappresenta un tema cruciale, perché gli incentivi, in tale direzione, permetterebbero di migliorare gli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio e di incrementare i risultati economici che derivano dalla cultura. L'autore è altrettanto convinto, però, - e questo è uno dei punti centrali del suo ragionamento - che il privato, in particolare quello di natura sociale, non possa limitarsi al ruolo di sponsor, ma debba partecipare alla gestione attiva di un'impresa culturale. La strada indicata è quella del passaggio da una logica di sponsorship ad una di partnership, attraverso regole certe e pianificazione a lungo termine, che permettano al privato di intervenire nella gestione, contribuire con logiche che rispondano ai principi del codice civile nella redazione dei bilanci, verificare la qualità dei progetti, condividere obiettivi e finalità sociali. 'Arte e Finanza' è un saggio che non si limita ad analizzare la realtà, ma intende proporre un progetto di sviluppo, che permetta ad arte e finanza di interagire, "creando benefici sia alla società nel suo complesso, sia agli individui che vi partecipano". Emanuele è infatti convinto che il comparto della cultura contribuisca alla piena fruizione del territorio nel nostro Paese e sia lo strumento di eccellenza per il suo rilancio economico.