Roma, 17 ott. (Adnkronos) - Con 39 concerti da ottobre a giugno, oltre 140 compositori da tutto il mondo e 50 nuove creazioni, prende vita 'Contemporanea', la rassegna di musica contemporanea, appunto, organizzata dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dalla Fondazione Musica per Roma. Da domenica prossima le due istituzioni che convivono all'Auditorium Parco della Musica di Roma, con i loro complessi musicali al completo, daranno vita con un omaggio a Luciano Berio (nel decennale della scomparsa) e a Luigi Nono, alla rassegna che, a dispetto del gradimento del pubblico "che non ama affatto la musica contemporanea", sottolinea il presidente di Santa Cecilia, Bruno Cagli, "eseguirla è un dovere di tutte le istituzioni". Per fortuna, ribadisce Cagli, "il pubblico di oggi è cambiato rispetto a quello di alcuni anni fa, che copriva di fischi il grande violinista Arrigo Pelliccia durante l'esecuzione del Concerto per violino di Schoenberg". L'amministratore delegato di Musica per Roma, Carlo Fuortes, definisce la rassegna "una tappa importante nella storia dell'Auditorium", perché per la prima volta viene fatto "un cartellone comune delle due istituzioni che mette insieme "i progetti realizzati in comune, quelli di Santa Cecilia e quelli di Musica per Roma. Perché la musica contemporanea è l'unico terreno sul quale operiamo entrambi -ha precisato- essendo la vocazione di Santa Cecilia principalmente per la musica classica e quella di Musica per Roma per tutto il resto". Il cartellone è amplissimo e vede anche la collaborazione con le maggiori istituzioni di musica contemporanea, da Nuove Consonanze al Roma Europa Festival, fino all'Accademia Tedesca e al Festival 'Suona Francese' dell'Ambasciata di Francia in Italia. Ma, sottolinea Oscar Pizzo, direttore artistico della contemporanea di Musica per Roma, "la rassegna va oltre e si apre a collaborazioni con istituzioni di alta formazione musicale, con l'Accademia d'arte drammatica 'Silvio D'Amico', con la Fondazione Bucchi per un concorso di comnposizione che vedrà l'opera vincitrice pubblicata dalla casa editrice Universal di Vienna, quella che pubblicava Mahler e Schoenberg. Un'attenzione particolare -conclude Pizzo- sarà dedicata alla scuola romana, quella di Petrassi, Morricone, Vlad e di tanti altri giovani compositori apprezzati nel mondo".



