Roma, 13 mag. (Adnkronos) - Un tassista italiano di cinquant'anni, convinto che in citta' circolasse una vettura con il suo stesso numero di licenza, aveva appena presentato un esposto presso la squadra vetture del Gruppo Pronto Intervento Traffico. Solo due ore dopo una beffarda coincidenza ha fatto finire taxi vero e taxi "clonato" nello stesso luogo e allo stesso momento. Arrivato al Campidoglio, mentre stava facendo scendere il cliente, il vero tassista si e' accorto che era proprio la vettura che lo precedeva ad avere il suo stesso numero di licenza. Senza perdere la calma ha richiesto l'intervento della polizia locale Roma Capitale di servizio presso il palazzo senatorio che ha bloccato l'impostore sino all'arrivo degli specialisti della squadra vetture. Per gli agenti non e' stato difficile scoprire l'inganno. Un quarantenne italiano abilitato solo a effettuare le sostituzioni dei turni dei taxi in ferie o in malattia aveva escogitato questo espediente per arrotondare. Sulla sua Fiat Stilo bianca, oltre a tassametro e contrassegni aveva applicato il numero di licenza di cui era titolare il cinquantenne, che invece esercitava con una Seat. Per l'autore della frode ritiro immediato della patente, della carta di circolazione e confisca dell'autovettura adibita illegalmente a taxi.