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Reggio Calabria: omicidio Gioia Tauro, movente e' vendetta

mercoledì 31 luglio 2013
Reggio Calabria: omicidio Gioia Tauro, movente e' vendetta

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Reggio Calabria, 31 lug. (Adnkronos) - E' una vendetta il movente dell'omicidio di Arcangelo Pelaia, ucciso il 29 giugno scorso in pieno centro a Gioia Tauro, davanti al Municipio, in un pomeriggio di sabato con decine di persone per strada. I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno sottoposto a fermo Giovanni Polimeni, autotrasportatore di 38 anni, ritenuto l'autore materiale del delitto. Le indagini hanno consentito di recuperare il fotogramma del momento esatto in cui e' avvenuto l'omicidio. L'auto a bordo della quale il killer viaggiava con un complice ha speronato quella di Pelaia e subito dopo sono partiti nove colpi di pistola che lo hanno freddato. L'auto e' risultata rubata e anche le targhe erano state manomesse, pure esse sono risultate rubate. Dopo il delitto, il veicolo e' stato abbandonato in periferia e bruciato. Una modalita' precisa, che gli investigatori hanno definito "militare". Secondo la ricostruzione della Procura di Palmi, l'omicidio si inquadra in una vendetta per il duplice omicidio dei cugini Leonardo e Saverio Giacobbe, avvenuto il primo luglio 2005 e nel quale erano rimasti coinvolti Arcangelo Pelaia e suo fratello Giuseppe, tuttora detenuto in carcere per questo fatto. Secondo gli inquirenti non sarebbe un caso il giorno scelto per la commissione dell'omicidio, poiche' ricorre a due giorni dall'ottavo anniversario del duplice omicidio e nel giorno in cui si ricorda San Pietro, nome del padre di una delle vittime.