Tv: Alda D'Eusanio, a 'Vita in diretta' parlavo di cio' che penso dopo il mio coma

domenica 10 novembre 2013
Tv: Alda D'Eusanio, a 'Vita in diretta' parlavo di cio' che penso dopo il mio coma
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Roma, 7 nov. - (Adnkronos) - "Non volevo parlare di Max Tresoldi e della sua famiglia. Ognuno e' libero di scegliere. Io parlavo di cio' che penso dopo essere stata io stessa in coma. Sono davvero dispiaciuta. Non e' assolutamente vero tutto quello che dicono: io non ho attaccato nessuno e insultato nessuno". Alda D'Eusanio parla cosi' all'Adnkronos delle polemiche scaturite dalle parole da lei usate martedi' nel programma 'La vita in diretta' per descrivere la condizione del giovane Max Tresoldi, risvegliatosi dal coma con gravi disabilita'. "Ero stata invitata al programma per parlare della vicenda delle baby prostitute. Poi mi hanno chiesto di restare sapendo che ho avuto l'esperienza del coma da cui mi sono risvegliata. E ho detto quello che penso per la mia vita, senza ipocrisie. E quello che pensano in tanti ma non hanno il coraggio di dire. Cioe' che e' importante capire come si torna. Io, per esempio, avendo scoperto che si puo' eleggere un tutore a tutela della propria liberta' di cura, dopo quell'esperienza ho nominato un medico, lasciando disposizioni contro l'accanimento terapeutico nel caso che mi capiti qualcosa che mi riduca a vivere come un vegetale. Ma questa opinione riguarda me e solo me. Per me e' importante poter vivere una vita dignitosa. Nessun altro. Perche' ognuno puo' decidere di vivere come gli pare", sottolinea la giornalista che si dice turbata da come 'Avvenire' ha trattato la vicenda. "Se un giornale cattolico usa quella violenza, vuol dire che Papa Francesco ha molto da lavorare. Mi hanno dipinto come una strega. Se vogliono un capro espiatorio, facciano pure. Su di me hanno sempre scaricato le colpe di tutto il mondo. Invito la Rai a studiare bene come sono andate le cose. E' come se 'Avvenire' mi avesse ucciso. Ma io non ho paura della morte, ho piu' paura della vita e della cattiveria delle persone", conclude.