(Adnkronos) - Per la precisione si tratta di 2.112 piante e "mai, in nessuno di questi casi, e' stato autorizzato l'abbattimento. Solo lo spostamento - precisa Nicastro - e, a due anni dal reimpianto, la relazione sullo stato vegetativo. Va anche sottolineato che da questa legge e' scaturita una attivita' di censimento che ci ha portato ad avere un database con oltre 300mila piante (sarebbero circa 315 mila, ndr) che hanno una propria carta di identita'. Questo censimento oggi - prosegue l'assessore - si arricchisce delle segnalazioni di amministrazioni pubbliche ed imprenditori che, con lo strumento dell'autocensimento, incrementano il numero di piante certificate come monumentali". Proprio agli inizi di settembre la Giunta regionale ha approvato le Linee guida relative alle modalita' di espianto, trasporto e reimpianto di ulivi monumentali e l'indirizzo per la corretta applicazione delle procedure agronomiche previste dalla normativa da applicare anche per gli ulivi che presentano carattere di monumentalita', anche se ancora non inseriti nell'elenco degli ulivi monumentali. Rimane la necessita' di trovare un modo per incentivare i conduttori a mantenere intatti gli alberi e a renderli economicamente convenienti. L'assessore sottolinea che molti imprenditori e amministratori "guardano lontano ed intravedono delle possibilita' di valorizzazione delle piante monumentali attraverso dei marchi specifici per i prodotti derivanti da queste realta'. Penso ad una serie di iniziative nate sul nostro territorio per la promozione e lo sviluppo socio economico delle attivita' connesse agli ulivi secolari partiti all'interno del progetto Life. La conduzione delle piante monumentali, come tante altre attivita' agricole - sottolinea Nicastro - richiede sforzi economici che spesso rischiano di non trovare compensazione per questo abbiamo pensato a degli strumenti di sostegno sui quali stiamo lavorando di concerto con le associazioni di categoria". (segue)