Ecco quanto costavacandidarsi con la Lega

Nuova indagine sul Carroccio: i "prescelti" si impegnavano a versare duemila euro al mese. Ma il partito smentisce
di Matteo Legnanidomenica 13 maggio 2012
Ecco quanto costavacandidarsi con la Lega
2' di lettura

Dopo le lauree finte e i soldi alla famiglia Bossi, si apre un nuovo filone nell'indagine sulla Lega Nord: quello delle candidature "comprate". L'inchiesta avviata dalla procura di Forlì sulla base di carte sequestrate nella sede della Lega e all'ex tesoriere Belsito, oltre che sulle dichiarazioni dell'ex segretaria Nadia Dagrada, riguarda il meccanismo delle candidature nel Carroccio: a partire dal 2000, i prescelti dalla Lega Nord, avrebbero di fatto comprato la propria candidatura impegnandosi davanti a un notaio a versare circa 2000 euro (alla prima elezione) o 2400 euro (a quelle successive) per tutti i 60 mesi della legislatura, in cambio delle spese elettorali che il partito anticipava loro. L'atto privato diventava pubblico e registrato a elezione avvenuta, oppure decadeva in caso di mancato seggio o di fine anticipata della legislatura. Nella dichiarazione dei redditi, poi, i versamenti mensili degli eletti e del partito comparivano come semplici donazioni.  Donazioni simulate - Secondo la procura di Forli, la procedura presenterebbe gravi irregolarità perchè, messa in questi termini, la donazione non solo è simulata, ma proprio nulla, perché il donatore si impegna per beni che non possiede ancora e, dice la legge, il notaio non può rogare atti nulli. La Dagrada avrebbe raccontato che a ridosso delle elezioni nella sede di Via Bellerio di questi atti se ne stipulavano a centinaia in un sol giorno. E prima dell'apertura delle urne bisognava versare una bella caparra. Secondo gli inquirenti, il marchingegno notarile serviva agli eletti per detrarre dall'imposta lorda il 19% e alla Lega "venditrice" del posto in Parlamento per non pagare alcuna imposta (i partiti sono esenti dall'imposta di donazione). Insomma, grazie ai crediti d'imposta maturati, i parlamentari – ministri compresi – hanno di fatto annullato per tutti questi dieci anni il "peso" economico della "donazione", non perdendo nulla, neppure i soldi versati.  Il Carroccio smentisce -  "La Lega Nord presenterà querela   nei confronti di chiunque ha parlato o parlerà di acquisto di   candidature. E’ indegno che si cerchi di sporcare e far passare sotto   una luce negativa anche il fatto che i parlamentari, lodevolmente e in  maniera volontaria, vogliono aiutare e sostenere il movimento per cui   militano e che li ha eletti". Lo afferma Roberto Calderoli,   coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord e componente   del comitato esecutivo federale dei triumviri.  

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