Roma, 6 giu. (Adnkronos/Ign) - "Un tempo lontano, quando avevo sei anni…". Con la voce narrante di Catherine Spaak, il 'Piccolo Principe' ha fatto da filo rosso allo spettacolo che ha chiuso il primo anno di attivita' della Piccola Accademia di Arti e Sviluppo della Creativita' (PAASC), progetto multidisciplinare che punta a dare le ali alla fantasia e alle attitudini di bambini e ragazzi fino ai 15 anni. Sul palco del teatro Golden di Roma, una settantina di bambini, con un nutrito gruppo di 'piccolini' dai due anni e mezzo ai sette, hanno rivisitato il capolavoro di Antoine de Saint-Exupe'ry tra teatro, danza, moda, pittura e fotografia. Con parrucche e occhiali da aviatore hanno dato voce al dialogo tra la volpe e il piccolo principe, hanno danzato in un intreccio di corpi in tulle rosso e verde nel balletto delle rose, tra le scenografie realizzate da chi durante l'anno era iscritto al corso di pittura. In sala, poi, come paparazzi ufficiali, oltre allo stuolo di genitori digitalizzati, c'erano gli allievi del corso di fotografia. "Non volevo i soliti corsi. In PAASC quello che fa la differenza e' il progetto multidisciplinare. A Roma, ma penso proprio in Italia, non esiste una scuola cosi"', racconta l'ideatrice della Piccola Accademia, Lavinia Bellioni, avvocato in un'azienda e madre di quattro figli. (segue)