Roma, 8 giu. (Adnkronos) - Lunedi' prossimo nella capitale sara' presentato il libro di Murasaki Shikibu 'La storia di Genji' (Einaudi 2012). Appuntamento all'Istituto giapponese di cultura della Capitale, in Via Gramsci, 74 alle ore 18,30. Intervengono Maria Teresa Orsi e Matilde Mastrangelo. "Il Genji monogatari viene spesso indicato come il primo esempio di romanzo psicologico. Se simili attribuzioni suonano sempre alquanto arbitrarie, leggendolo non si puo' evitare di avvertire quanto si proceda in profondita' nello scandagliare l'animo umano e come il quadro che ne deriva sembri spesso in sintonia con il modo di sentire di oggi. Da questo punto di vista - osserva Maria Teresa Orsi nell'introduzione - esso merita a buon diritto il titolo di classico della letteratura universale, sebbene solo di recente, in pratica poco piu' di cento anni, sia entrato nell'orizzonte culturale occidentale e abbia preso a influenzarlo. La sua modernita' risiede nella precisa volonta' dell'autrice di non limitarsi a presentare intrecci tali da attirare l'attenzione e distrarre dalle pene quotidiane, ma anche di trasmettere sensazioni e sentimenti nella convinzione che altri possano e debbano condividerli". Murasaki Shikibu (ca 973 - ca 1014) apparteneva a un ramo secondario della potente famiglia Fujiwara. Il padre aveva avuto ruoli politici secondari, spesso lontano dalla capitale Kyoto, ma soprattutto era diventato famoso come studioso di letteratura cinese e giapponese. Ed e' proprio alla scuola del padre che Murasaki raggiunge una competenza linguistica e letteraria inconsueta per una donna del suo tempo. Grazie a questa fama di donna colta, viene chiamata nell'entourage dell'Imperatrice Shoshi. Sotto quest'alta protezione, durante il primo decennio dopo l'anno Mille, puo' attendere alla scrittura del Genji monogatari. Ha scritto anche un Diario e una raccolta di poesie. La storia di Genji e' gia' stata pubblicata in questa collana nel 1957, e piu' volte ristampata anche in edizione tascabile, tradotta da una versione inglese. Questa e' la prima traduzione italiana dall'originale giapponese.