Milano, 28 dic. (Adnkronos) - "Queste accuse a F2i sul fallimento della quotazione in borsa di Sea mi sembrano senza accusatore, senza tribunale, senza la colpa e il reato. Si e' costruito un 'fumus' che non corrisponde a realta': noi abbiamo collaborato all'Ipo come era previsto nel contratto di acquisto". Lo afferma Vito Gamberale, amministratore delegato di F2i, rispondendo in Provincia di Milano a una domanda sulle accuse mosse nei confronti del Fondo per il fallimento dell'Ipo di Sea. A chi gli chiedeva se con l'acquisto della quota della Provincia F2i avrebbe guadagnato rispetto a un'eventuale futura Opa, Gamberale risponde: "L'Opa sarebbe stata un atto ostile verso il Comune". Gamberale sottolinea poi come il Fondo abbia "sottoscritto col Comune un patto di consultazione con continui incontri basati su documenti e riflessioni congiunte. L'ultimo - aggiunge - c'e' stato il 22 novembre e non c'e' mai stato un dissenso sulla quotazione" Secondo l'amministratore delegato, l'avvio in borsa "non e' andato perche' il mercato non l'ha recepito. Se ne sono dette tante di cose ma - conclude - una cosa e' comprare un pacchetto d'azioni con associate delle governance e una cosa e' il fair value senza questi diritti. Un'altra cosa, poi, sono le condizioni del mercato".