(Adnkronos) - Il lavoro messo in atto dai Carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco (Padova), ha consentito di allestire un impianto accusatorio, redatto dal Pubblico Ministero Marco Peraro, condiviso dal Tribunale di Padova, nella persona di Mariella Fino, tale che si potesse contestare non il reato di "furto in concorso" ma il reato associativo finalizzato ad una serie indeterminata di delitti di furto ai danni di bancomat mediante l'impiego di ordigni esplosivi micidiali. Inoltre, per ogni singolo episodio documentato dai Carabinieri, sono contestate circostanze aggravanti specifiche: dall'aver commesso il fatto usando violenza sulle cose, all'aver agito in piu' di tre persone travisate, aver condotto l'assalto nottetempo in condizioni tali da ostacolare la pubblica e privata difesa ed infine aver causato alla parte lesa un danno patrimoniale di rilevante entita'.