Verona, 26 ott. - (Adnkronos) - Il doping riguarda tutti gli sport. Nessuno escluso ma il ciclismo è lo sport più colpito. A tracciare un quadro all'Adnkronos, in occasione del congresso europeo del fair play in corso a Verona, è Ettore Torri, capo procura antidoping Coni, anche alla luce del caso Armostrong al quale sono stati revocati 7 Tour de France. Sul caso del ciclista statunitense "penso che sia bene che sia scoppiato e che si arrivi ad una soluzione drastica. A tutti dispiace che rimanga il vuoto di 7 tour senza vincitore ma è molto più importante che chi ha vinto in modo non corretto venga escluso. Spero che serva di esempio agli altri e che si possa ottenere un buon risultato". Per combattere bene il doping, secondo Torri, "bisogna renderlo non economicamente conveniente. Chi lo pratica deve essere punito in modo talmente severo da escludere ogni possibilità di guadagno economico". Il doping, però, ricorda Torri, "non riguarda solo il ciclismo. C'è stato il caso Schwazer, il marciatore escluco alle ultime olimpiadi e abbiamo tanti altri casi di persone meno note di altri sport coinvolti in questa pratica. Purtroppo però - conclude - il ciclismo è effettivamente lo sport il più colpito perché è uno sport di fatica, dove il cosiddetto 'aiuto' è importante per poter emergere dalla massa".