Milano, 11 giu. (Adnkronos/Ign) - Tra un Rambo depresso e un Lorenzo invecchiato, torna finalmente in tv Corrado Guzzanti con lo speciale 'Aniene 2 - Molto rigore per nulla', con evidente riferimento all'era Monti. In onda in esclusiva il 14 giugno su Sky Uno HD alle 21.10, a un anno di distanza dal primo esperimento satellitare, ecco un nuovo appuntamento con la satira politica corrosiva e la raffinata comicita' in perfetto stile Guzzanti che mixa vecchie e nuove 'creature'. Ogni sketch, fulminante e destinato a far ridere ma anche a far riflettere, e' costruito mescolando il meglio e il peggio dell'attualita' di cui proponene una 'lettura' alternativa, generando un'intuizione, lasciandoci una provocazione. Scritto da Corrado Guzzanti con la collaborazione di Andrea Purgatori, rispetto ad 'Aniene' regala "molti piu' personaggi strani, tipo Rambo, anche se oltre ad Aniene ritroviamo ad esempio don Pizzarro e Tremonti", dice Guzzanti nella conferenza di presentazione del programma. "Ci siamo divertiti molto a lavorare su questa produzione che e' di lusso, visti i tempi lunghi. Mi piace curare i particolari, per questo ci metto molto. Questo ovviamente vuol dire magari non commentare la notizia del giorno ma comunque fare satira su un periodo", sottolinea il comico scherzando: "Non e' che ci ho messo un anno a farlo, nel frattempo ho fatto anche altre cose. In questo caso sto cercando con Sky di dar vita a uno spettacolo piu' moderno, con piu' ritmo". A Guzzanti non piacciono, come li definisce lui, gli "spettacoli maratona" in tv: "Lo dico piu' da spettatore che da collega. Mi sembra che ormai in televisione prevalga un tipo di show molto lungo, anche di tre ore, piu' simile a uno spettacolo teatrale, in cui si e' perso il linguaggio specifico della tv e in cui a battute e sketch si alternano interviste a cantanti e attori. In questo senso mi sembra che solo 'I soliti ignoti' abbiano una liberta' espressiva maggiore. Ma la mia, ripeto, non e' una critica al collega. Parlo piu' da spettatore". In ogni caso Corrado non esclude di poter partecipare a Zelig, anche se ammette: "Il fatto e' che ho difficolta' a partecipare come ospite alle trasmissioni, mi prende una sorta di tristezza e mi chiedo: 'Ma io che ci faccio qui…". "Comunque vado poco in tv anche perche' faccio altre cose, sto scrivendo un romanzo e penso a un nuovo film", dice in conferenza stampa. Appassionato di fiction e documentari (vedi Vulvia), il comico ammette che "gli spunti per la satira non mancano mai" e che "prese le misure, potrebbe riuscire a fare piu' di una puntata all'anno di 'Aniene"'. Quanto al titolo, 'Molto rigore per nulla', e' "perche' nel nuovo speciale c'e' anche una parte sul governo Monti e quindi si parla della situazione attuale del Paese che sembra avvitarsi". Il personaggio Monti in realta' non c'e' questa volta, ma e' praticamente certo che la prossima volta fara' la sua comparsa. Guzzanti parla anche della trasmissione della sorella Sabina su La7: "C'erano molte cose belle, gliel'ho detto, tipo unire informazione e comicita', ma credo che non l'abbia aiutata fare un programma cosi' lungo. Perche' per me, ribadisco, uno spettacolo comico - che richiede molta attenzione da parte del pubblico - non dovrebbe durare piu' di un'ora, un'ora e mezza. Poi ci sono delle eccezioni, penso a Crozza ad esempio". "Penso che - prosegue Corrado - se Sabina non fosse dovuta andare cosi' lunga, forse sarebbe andata meglio a livello di ascolti". Dopo aver ammesso di aver ricevuto anche lui un'offerta da La7, che ritiene una "tv generalista interessante", scherza: "Alla fine ho scelto di fare i palinsesti per loro", riferendosi a Lorenzo che nato in Rai "come molti e' andato a finire a La7" per la quale fa appunto i palinsesti. Poi torna serio: "Non ho idea di cosa faro' l'anno prossimo e voglio vedere cosa faranno anche loro". Infine parla anche della sorella piu' piccola, Caterina: "E' molto probabile che lavoreremo di nuovo insieme anche se lei mi sembra in questo momento piu' interessata a fare l'attrice che non la comica. Ma questo non vuol dire che prima o poi non collaboreremo di nuovo come abbiamo fatto poco tempo fa in teatro".