Palermo, 17 giu. - (Adnkronos) - Due edizioni partecipatissime con oltre 20mila presenze lo scorso anno e una vera e propria novita'. Guarda all'esperienza del passato ma con lo sguardo proiettato al futuro il Palermo Pride 2012, che ha aperto i battenti ieri e promette di bissare il successo incassato nel 2011. Incontri e dibattiti per sostenere le istanze della comunita' Lgbt, unendole a temi quali i diritti umani, quelli dei migranti, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l'ecologia ed il consumo critico, la legalita' e la lotta alla mafia, il turismo responsabile. Testimonial d'eccezione Alessandro Cecchi Paone. "Il Pride non deve essere solo una festa, ma deve diventare un appuntamento fisso della vita culturale delle citta' - ha detto -. Ed in questo il Palermo Pride e' all'avanguardia. E' dal sud, da citta' come Palermo e Salerno, che parte la riscossa del movimento Lgbt italiano". Per l'autore de "Il campione innamorato" in Italia occorre formare "una nuova classe dirigente Lgbt, persone preparate che riescano a rispondere a testa alta agli insulti degli omofobi". Per la prima volta in Sicilia, il coordinamento Palermo pride, per l'edizione 2012 del pride cittadino, crea e da' forma ad un "Pride village", un luogo multifunzionale, in grado di ospitare contemporaneamente eventi di ogni tipo. Scenario, da ieri al 23 giugno, la settecentesca Villa Pantelleria, una struttura simbolo della Palermo aristocratica, sottratta a Cosa nostra per diventare luogo di cultura antimafia. (segue)