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La Sicurezza è un affare per Professionisti: basta improvvisazioni 

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Durante la Biennale Sicurezza in corso a Milano, l’A.I.S.S.-Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria organizza un convegno contro l’abusivismo nel settore 

Nell’ambito della Biennale Sicurezza che si è inaugurata quest’oggi a Milano,  in Fiera, A.I.S.S.-Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria ha organizzato una due-giorni ricca di convegni e appuntamenti, finalizzata a sottolineare l’importanza cruciale della Sicurezza privata e dei Professionisti che vi operano. 

“Professionisti”, termine quanto mai significativo: un vocabolo su cui A.I.S.S. non smette di porre l’accento, considerato come esso sia stato pericolosamente svilito negli ultimi anni. Da quando, per la precisione, si è decisa la possibilità di affidare i servizi di controllo anche a personale non qualificato, appartenente ad associazioni di volontari: associazioni quindi non autorizzate, come accade invece agli istituti di vigilanza privata e alle agenzie di sicurezza, ai sensi dell’art. 134 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) nonché soggette a specifica licenza di Polizia. 

In pratica, è passata l’idea che chiunque possa improvvisarsi “Professionista della Sicurezza”, senza aver dato seguito a percorsi sia normativi sia attidutinali che certifichino le reali competenze in un settore così delicato e nevralgico. Lo si è fatto nascondendosi sotto il buonismo e l’altruismo del volontariato: in larga parte composto, senza alcun dubbio, da persone sincere e animate da buoni propositi ma popolato anche da millantatori, individui alla ricerca di ulteriori entrate, percettori di reddito di cittadinanza che vogliano rimpinguare gli introiti. 

E questo a scapito della sicurezza propria e altrui, oltre che della correttezza e probità di quanti – datori di lavoro e dipendenti – lavorano invece nel pieno rispetto degli obblighi fiscali e contributivi di cui alla mansione intrapresa. 

Queste associazioni di volontariato, infatti, ricevono per le loro prestazioni non qualificate (in quanto svolte da personale non qualificato) un riconoscimento sottoforma di rimborso spese: che, non essendo tassabile, aggira e svicola la imposizioni del Fisco. A danno dei Cittadini, vulnerabili per via dell’incompetenza di detti soggetti, nonché di quanti invece lavorano in chiaro, alla luce del Sole, e dopo aver ottemperato a tutti gli obblighi prescritti dalla Legge. 

E a danno anche di tutti i volontari e assistenti civici “veri”, i quali mettono a disposizione le proprie energie e il proprio tempo per supportare la collettività, creando con il loro servizio un preziosissimo valore aggiunto (peraltro invidiatoci da mezzo mondo). 

Tuttavia non sempre – e soprattutto non ovunque, non per tutto – bastano le buone intenzioni: men che meno in un ambito così delicato come quello della Sicurezza. 

La situazione di forte sperequazione che si è così venuta a creare, spiegano dall’A.I.S.S., continua ad alimentare un circolo vizioso: dove si oppongono a Professionisti qualificati, normati, controllati e messi in ginocchio da quasi due anni di pandemia, improvvisati volontari che – in virtù dei modici costi di ingaggio – esercitano un vero e proprio dumping salariale. 

È giunto il momento che se ne parli, a chiare lettere, a voce alta, e che la Politica ponga finalmente rimedio a questa inaccettabile stortura, rimettendo in pista quei Professionisti che ora – senza alcun logico motivo – languiscono fermi ai box, sopravanzati da anonimi “abusivi”. 

Lo spiega in modo chiaro e netto Franco Cecconi, Presidente di A.I.S.S.: “il proliferare di pseudo-associazioni di volontariato nasconde infatti lavoro nero, evasione fiscale e contributiva, gli operatori di queste associazioni sono remunerati con un rimborso spese forfettario e risultano meno onerosi per chi li impiega, ma fanno anche concorrenza sleale alle imprese ed ai lavoratori che devono pagare le tasse, i contributi previdenziali e quant’altro”. 

Se ne parlerà approfonditamente domani, 23 Novembre, alle ore 11:30 presso la Sala Giove (Padiglione 5) della Fiera Milano, durante un convegno organizzato da A.I.S.S. dal titolo più che mai eloquente: “Gli abusi nella Sicurezza privata”. Interverrà, fra gli altri, anche il Sottosegretario di Stato agli Interni Onorevole Nicola Molteni. L’evento sarà moderato da Raffaello Juvara, Direttore Responsabile di Essecome-Securindex. 

Il convegno sarà preceduto da un altro appuntamento, sempre organizzato da A.I.S.S., inerente “La Formazione nella Sicurezza privata”, presentato e moderato dal Responsabile delle Relazioni Istituzionali di A.I.S.S., Claudio Verzola. 

Per ulteriori informazioni e per scaricare i biglietti gratuiti di partecipazione, si rimanda al sito www.aissitalia.org. 

Il bene primario della Sicurezza non può più attendere: soprattutto ora, in un’epoca di transizione in cui tutti ci auguriamo di poter presto tornare a vivere in tranquillità eventi, concerti, spettacoli, manifestazioni sportive e divertimento in generale. 

Esperti di Sicurezza non ci si improvvisa ma si diventa, a costo di studio, lavoro, obblighi fiscali e normativi. “Uno non vale uno”: tanto per la Politica quanto per chi, di professione, si occupa di proteggere e tutelare l'incolumità dei Cittadini.

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