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PIRELLI: LA FABBRICA E L'ARTE DELLA MANIFATTURA PROTAGONISTE DELL'ANNUAL REPORT 2021

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Le fabbriche come luoghi di produzione, ma anche di ispirazione di bellezza, di arte e di cultura. E, soprattutto, luoghi di “mani-fattura”, intesa come mani all’opera, animate dal talento, supportate dalla tecnologia, guidate dalla creatività e dalla voglia di innovare. È questa l’idea alla base di “A Beautiful Place: l’arte della manifattura”, l’Annual Report 2021 di Pirelli che ha invitato artisti di fama internazionale a visitare cinque dei suoi 18 siti produttivi nel mondo e a creare opere d’arte ispirate ai suoni, colori e atmosfere delle fabbriche: da quella italiana di Settimo Torinese a quella di Rome negli Usa, da Yanzhou in Cina a Campinas in Brasile fino a Slatina in Romania. 

È così che, ispirandosi alle 5 fabbriche simbolo, quattro artisti e un collettivo sono diventati protagonisti del progetto. A Settimo Torinese, il maestro e ceramista umbro, Giovanni Mengoni, ha realizzato un vaso in bucchero che richiama la storicità degli spazi industriali; a Yanzhou, l’artista cinese Tu Yonghong, tra le principali esponenti dell'arte dell'intaglio della carta, ha realizzato due preziosi intagli ispirati ai concetti di “industria” e “innovazione”; a Rome, la street artist di Atlanta, Lisette Correa, ha dipinto un murales all’interno della fabbrica ispirandosi al concept “Your Journey Starts At The Hands Of Pirelli”;  a Campinas, il Collettivo Artistico brasiliano, composto da Fernanda Borgi, Tony Felix, Susy Garcia e Pinguim ha composto una canzone dal titolo “Um lugar bonito” e a Slatina, infine, il violoncellista rumeno, Andrei Cavassi, ha composto “A beautiful place”, un’aria al violoncello – ispirata ai suoni della fabbrica - che evoca tradizione, innovazione e tecnologia.

SCRITTI DI VITO MANCUSO E NADIA OWUSU NEL VOLUME “A BEAUTIFUL PLACE”
Nel volume cartaceo e nella versione digitale di “A Beautiful Place: l’arte della manifattura”, i disegni, le foto e i file musicali delle opere degli artisti sono affiancati dai testi di due autori di fama internazionale – il teologo e filosofo Vito Mancuso e la scrittrice Nadia Owusu – a loro volta chiamati a riflettere sul tema della “fabbrica bella” e “fabbrica come luogo di manifattura”. 

In particolare Mancuso nel suo saggio “La fabbrica e la bellezza” sottolinea come “Il contatto tra fabbrica e bellezza, e quindi tra fabbrica e natura da cui la bellezza principalmente deriva, è essenziale per fare in modo che le nostre menti non si riducano a menti meccaniche ma rimangano umane, vale a dire libere e creative”.

Nadia Owusu in “Giocare alla fabbrica” racconta invece “Da bambine, io e mia sorella facevamo un gioco che chiamavamo la fabbrica. Implicava smontare e poi provare a rimontare i nostri giocattoli…. A volte, quando spaccavamo troppe cose e avevamo i rimorsi, trasformavamo la nostra fabbrica in uno spazio di invenzione, utilizzando carta, plastilina, filo, monete, buste di plastica, nastri per capelli, bucce d’arancia – qualsiasi cosa avessimo a portata di mano. Lavoravamo in modo frenetico, attento, con poca o nessuna visione iniziale.

CINQUE OPERE ORIGINALI REALIZZATE DOPO AVER VISITATO LE FABBRICHE DEL GRUPPO 
“Il giardino del tempo”, l'arte materica di Giovanni Mengoni ispirata a Settimo Torinese

È a Settimo Torinese che Pirelli ha uno dei suoi due stabilimenti in Italia (l’altro, focalizzato sul cycling, è a Bollate) ed è qui, in una delle fabbriche tecnologicamente più avanzate del gruppo, che produce pneumatici car ad elevato contenuto tecnologico e le mescole per il motorsport. Dopo aver visitato lo stabilimento, l’artista umbro Giovanni Mengoni ha deciso di rendergli omaggio realizzando l’opera “Il giardino del tempo”: un vaso in bucchero (una tipologia di ceramica nera e opaca), che richiama la storicità degli spazi industriali, la loro misura estetica e l’innovazione della produzione industriale. A simboleggiare la sostenibilità, elemento fondamentale delle fabbriche Pirelli, una pianta collocata nella parte superiore dell’opera illuminata da un fascio di luce ottenuto grazie a un sistema elettrico. 
Giovanni Mengoni ha commentato: “Ripensare la bellezza di ‘senso’ per la collettività ci proietta in una sempre nuova dimensione dell’osservazione e della riflessione”. “Questo trasformarsi del pensiero estetico mi ha suggerito nuovi stereotipi concettuali, che non cancellano il passato e si riflettono costantemente sulla ricerca comunicativa che si lega al trascorrere del tempo”.

“Industria e innovazione”, l’opera di carta di Tu Yonghong a Yanzhou
Presente in Cina dal 2005, Pirelli conta oggi nel paese 3 fabbriche, a Yanzhou, Jiaozuo e Shenzhou. Ms. Tu Yonghong, artista con 20 anni di esperienza nell’intaglio della carta, ha visitato virtualmente - per le attuali restrizioni legate al Covid - la fabbrica di Yanzhou, nella provincia dello Shandong. Erede di una disciplina antica, che in Cina rappresenta un prezioso patrimonio culturale, Tu Yonghong ha realizzato le sue opere ispirandosi proprio ai concetti di “industria” e “innovazione”. Sono nati così due preziosi intagli di carta che uniscono tradizione e tecnologia e che hanno richiesto ben 8 giorni di lavorazione.
“Il processo creativo è stato lungo perché, dopo aver compreso a fondo il valore del progetto, ho dovuto sovvertire e rimodellare le mie iniziali idee ha affermato Tu Yonghong. “È stato solo quando sono riuscita a identificare le due parole “industria” e “innovazione” che ho potuto dare vita a due opere che rappresentano un marchio sempre all’avanguardia e proiettato all’innovazione ma che al contempo dà grande valore alle tradizioni”.

“Your Journey starts at the Hands of Pirelli”, il murales di Lisette Correa a Rome (USA)
Negli Stati Uniti da 20 anni, Pirelli ha la sua fabbrica a Rome, in Georgia, dove produce pneumatici high value, tra cui gli unici al mondo con gomma naturale e rayon certificati Forest Stewardship Council (FSC). “L’incontro” tra il sito di Rome e l’arte è avvenuto attraverso Lisette Correa, street artist statunitense di origini portoricane affermatasi grazie ai suoi coloratissimi lavori. Ispirandosi al concept “Your Journey Starts At The Hands Of Pirelli”, in cui le mani hanno quindi un ruolo centrale, Lisette Correa ha realizzato in due giorni di intensa attività un murales che con i suoi colori illumina l’atrio della fabbrica, ad accogliere ogni giorno coloro che si recano al lavoro.  Lisette Correa ha dichiarato: Con questo murale, vorrei che, entrando nel corridoio che porta alla fabbrica, lo staff si sentisse circondato dal colore e dalla luminosità. Come artista cerco di rendere felici le persone: ecco perché il mio lavoro è così pieno di luce”.

“Um Lugar Bonito”, una canzone per la fabbrica brasiliana di Campinas 
Presente in Brasile da oltre 90 anni, Pirelli ha due stabilimenti: a Campinas, nello stato di São Paulo, e a Feira de Santana, a Bahia, dove vengono realizzati pneumatici consumer Car e Moto e altri destinati al Motorsport. Sono stati i suoni della fabbrica di Campinas a ispirare un collettivo artistico brasiliano - formato da Fernanda Borgi, Tony Felix, Susy Garcia e Pinguim - nel comporre e registrare una musica originale, che fonde abilmente il ritmo classico della Bossa Nova e quello moderno del Funk, e che, nell’Annual Report 2021 di Pirelli, prende il titolo di “Um lugar bonito”.
I componenti del collettivo artistico hanno così commentato il loro lavoro: “Un luogo bello: questa è stata l’ispirazione. Come quando non riesci più a vedere qualcosa cosa che tutti i giorni hai sotto gli occhi. Poi, ad un tratto ritorni, ritorni a vedere e il sentimento si trasforma e si apre”.

I suoni della fabbrica di Slatina in “A beautiful place” del violoncellista Andrei Cavassi 
In Romania Pirelli è presente a Slatina, nella regione Olt, con una fabbrica costruita nel 2006 che ha tra le sue eccellenze la produzione di pneumatici per la Formula 1 e il Motorsport.
Ispirandosi alla fabbrica di Slatina, Andrei Cavassi, violoncellista rumeno affermatosi a livello internazionale anche grazie alla sua capacità di interporre la musica classica alla musica rock, ha riprodotto in una sua composizione il suono delle macchine industriali e dei robot. Ne è nato “A beautiful place”, un’aria al violoncello che evoca tradizione, innovazione e tecnologia. 
“L’arte è una delle ragioni che ci sprona a crescere come individui e come società. Il mio sogno è rendere il mondo che ci circonda e al contempo il nostro mondo interiore luoghi migliori” ha affermato Andrei Cavassi. “Credo che la creatività e il desiderio di innovare siano valori universali che guidano chiunque ambisca all’eccellenza. Uscire dalla mia comfort zone e prendere parte a un progetto che combinasse musica e tecnologia ha spinto la mia creatività in una direzione nuova.”
 

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