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Unasca on the road: toccare con mano i pericoli

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Arriva l'educazione ‘live' - oltre alle lezioni in aula e le guide pratiche - grazie al protocollo di intesa con l'Associazione Ragazzi On The Road, per una iniziativa formativa non nelle scuole, ma direttamente nei panni di agenti e soccorritori

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Portare i giovani sulle strade insieme alle Polizie Locali, ai Soccorritori, perché vedano con i loro occhi le conseguenze di comportamenti scorretti o pericolosi, come gli incidenti, è la mission dell’associazione Ragazzi On The Road  che, dopo una positiva sperimentazione con 1.000 giovani coinvolti in circa 100 Comuni del Nord Italia, è impegnata nella fase di espansione di questa efficace e, a distanza di 16 anni, ancora rivoluzionaria formula di educazione stradale a tutto il territorio nazionale, grazie anche ad un protocollo d’intesa firmato con Unasca, l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica. Si tratta di una iniziativa - unica nel suo genere - che sfrutta l’occasione delle esperienze scuola/lavoro (PCTO) o dei Tirocini (all’Università degli Studi di Bergamo è attivo da diversi anni) e recluta ragazzi e ragazze dai 16 ai 20 anni che volontariamente, supportati dal loro Comune, si mettono a disposizione per vivere una esperienza di formazione e di vita unica nel suo genere in Italia.

“Infatti – spiega Emilio Patella, Segretario Nazionale di Unasca - dopo un breve corso di formazione questi giovani, grazie alla formula collaudata del progetto educativo On the Road, andranno in affiancamento alle pattuglie di Polizia Locale o di altri Corpi e assisteranno dal vivo come osservatori speciali a pattugliamenti, posti di controllo, rilevazione di incidenti stradali, scenari di intervento e di soccorso. Lo scopo è quello di cambiare il loro punto di vista, far prendere consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni e quindi prevenire comportamenti errati. Ma la “lezione di vita” non è rivolta solo a loro perché saranno gli stessi ragazzi a parlare della loro esperienza ai familiari, agli amici, ai compagni di scuola, diventando così testimonial di sicurezza e consapevolezza”.

Questo protocollo è frutto di un incontro avvenuto a Palermo, in occasione di una giornata di educazione stradale, con l’ideatore del progetto, il giornalista Alessandro Invernici. “Abbiamo iniziato a collaborare, anche durante la pandemìa – racconta Patella - ed ora, con la sigla di questo protocollo, passiamo alla fase operativa che vedrà Unasca impegnata a diffondere e far conoscere l’educazione “On the Road” anche in altre zone del Paese, sollecitando le amministrazioni comunali e reclutando nuovi aderenti tra gli allievi delle autoscuole. Nel frattempo alcuni dei giovani coinvolti entreranno nelle nostre autoscuole per raccontare ad altri giovani la loro esperienza e accrescere la loro consapevolezza e percezione del pericolo, con un rapporto tra pari, invitandoli a ‘scendere in strada per la vita’ attraverso il progetto On the Road” ed imparare dalla realtà.

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