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Una centralina per dimezzare le bollette di luce e gas

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A renderla nota un servizio del programma Le Iene. Il sistema interviene sulla gestione dell’acqua calda all’interno dell’impianto di riscaldamento, riuscendo a garantire una temperatura costante e termosifoni sempre caldi, con la caldaia spenta per più della metà del tempo! Ne beneficia anche l'ambiente con una riduzione sensibile delle emissioni di Co2. Un'idea tutta campana...

68,5 miliardi di metri cubi. A tanto ammonta il fabbisogno di gas di cui l'Italia, nel 2022, ha avuto bisogno. Una cifra importante, resa tale anche dal fatto che il nostro Paese ne produce meno del 6%. Ne consegue che il resto lo importa, mostrando così tutta la sua fragilità. Un nervo scoperto che la guerra in Ucraina ha evidenziato, considerando che la Russia, fino allo scoppio del conflitto, era il nostro principale fornitore. Soluzioni per risolvere il problema sono stati messe in atto, ma per vederne i risultati ci vorranno anni. Risparmiare resta allora l'unica alternativa possibile. Due servizi del programma Le Iene, in onda su Italia uno, hanno spiegato, con l'aiuto di un professore universitario, come una centralina, poi chiamata Alina, possa contribuire, in maniera importante, alla riduzione del consumo di gas. Con una percentuale che va addirittura dal 30 al 60%.

La centralina, frutto di una ricerca durata oltre dieci anni, ora è prodotta e commercializzata in Italia: "Alina riempie un vuoto -spiega Raffaele Giorgio, Ceo di Althea Group che distribuisce in esclusiva, con sede in Campania, l'innovativa tecnologia- perché introduce miglioramenti non sulla combustione, ma sulla gestione dell’acqua calda all’interno dell’impianto di riscaldamento. Alina, grazie ad un sofisticato algoritmo che ha meritato un brevetto europeo, valuta costantemente come e quando intervenire sull’impianto, spegnendolo quando non è necessario che bruci gas: in tal modo i termosifoni sono sempre caldi, nonostante la caldaia sia accesa per meno della metà del tempo. Abbiamo riscontrato che, con un impianto acceso continuativamente per 14 ore, la caldaia è in on, e quindi brucia gas, mediamente solo per 6 ore, determinando un significativo risparmio energetico e aiutando concretamente l’ambiente perché una caldaia spenta non produce CO2. Diverse le possibili applicazioni: Alina è stata già̀ installata anche in numerose scuole, hotel, Rsa, condomini, piscine ed edifici pubblici dove abbiamo registrato risultati superiori alle nostre aspettative. Il risparmio non è mai inferiore al 30%, ma ci sono casi come quello di un residence a Grottammare e di un noto albergo di Sorrento, in cui abbiamo riscontrato un risparmio vicino all’80%".

Ma come funziona la centralina e perché fa risparmiare gas? "Il sistema, come si diceva, è di facile lettura - afferma Giorgio. Alina raccoglie continuamente dati dall'ambiente in cui si trova e agisce in retroazione (ossia analizzando le informazioni raccolte) attraverso il suo algoritmo. Il suo pregio, dunque, è che interviene sul funzionamento della caldaia spegnendola quando non è necessario che rimanga accesa perché l’acqua nei termosifoni è già sufficientemente calda: l’intelligenza dinamica di cui è dotato il dispositivo distribuisce meglio il calore affinché l’ambiente sia riscaldato in modo più uniforme e confortevole, nonostante la caldaia rimanga spenta per gran parte del tempo. Per dirla in altri termini, con Alina i termosifoni sono sempre caldi, ma la caldaia è spenta per almeno la metà del tempo. ma, nonostante questo, determina una migliore distribuzione della temperatura richiesta. Per dirla in altri termini, quando l'acqua è sufficiente calda e l'ambiente raggiunge i gradi impostati, la centralina si arresta, non spinge oltre e quindi mantiene il calore ma non consuma ulteriore gas. Il che vuol dire che riattiva il generatore di energia solo quando ce n'è nuovamente bisogno per far rimanere costante il tepore dell'ambiente".

Ma non solo. Alina, come spiegato nel servizio de Le Iene, risponde anche alle esigenze ambientali esterne che sono monitorate in tempo reale: "La centralina -riflette Giorgio- spegne la caldaia se la temperatura interna sale perché c'è il sole, sono presenti più persone in casa che scaldano l'ambiente o ci sono fornelli accesi. Viceversa, se il cielo diventa nuvoloso o incomincia a piovere, il dispositivo interviene tenendo accesa la caldaia un po' più a lungo: Alina, insomma, interpreta le variabili in gioco, valuta cosa fare e reagisce, di volta in volta, attuando la migliore strategia possibile. La sua unicità è data dal fatto che lavora su dati effettivi e non su semplici presunzioni o impostazioni standard, come accade invece con altri dispositivi. In questo modo il generatore si accende mediamente per metà del tempo, riduce il consumo del gas e le emissioni di Co2 e, nello stesso tempo, mantiene costante la temperatura, scaldando le pareti in modo uniforme e rendendo l’ambiente più salubre e confortevole”.

Il risparmio energetico, dunque, è la principale chiave di lettura: "Un importante campione sportivo -dice Raffaele Giorgio- ci ha chiesto di introdurre Alina nei suoi impianti sportivi. Alcune scuole ci hanno contattato per gestire il loro impianto di riscaldamento. Stessa cosa per uffici e caserme. In questi mesi, abbiamo capito che il nostro lavoro ha anche una funzione sociale perché, con l'aiuto di Alina, riusciamo ad alleggerire i bilanci, non solo delle famiglie, ma anche delle aziende, che magari possono reinvestire in capitale umano, e della Pubblica amministrazione, intesa in senso ampio, che, così facendo, può spendere quei soldi migliorando magari i servizi offerti. Essere parte di un sistema virtuoso -conclude Giorgio- che garantisce quella che amo definire la sostenibilità di un Paese, va al di là delle soddisfazioni, pur legittime, di un'attività imprenditoriale".

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