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Città di Castello, il giro d'Italia e del mondo attraverso i presepi d'autore

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Il giro d’Italia e del mondo attraverso i presepi vere e proprie opere d’autore realizzate dai maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali - Taglio del nastro oggi a Citta’ di Castello nella Cripta della Cattedrale per la XXII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale: fino al 7 gennaio 2024, in “vetrina” circa 200 presepi in rappresentanza di 65 artisti e associazioni provenienti da tutta Italia e dall’estero – Oltre alla mostra tutta la città coinvolta in un tour di venti postazioni e location con presepi di rara bellezza.
 
Il giro d’Italia e non solo, con i presepi e le opere d’autore realizzate dai maestri-artigiani eredi delle migliori scuole nazionali. A Città di Castello, entrando nella suggestiva cripta della basilica cattedrale, 500metri quadrati di storia plurisecolare che custodiscono i corpi dei patroni Florido e Amanzio, insieme alle reliquie di San Crescenziano (III sec.), dove fino al 7 gennaio 2024 è in corso di svolgimento la  XXII° edizione della Mostra Internazionale di Arte Presepiale, il visitatore può immergersi nell’atmosfera del Natale ed incamminarsi in un percorso di straordinaria bellezza storico-artistica, quasi fosse un museo dedicato al “presepe”, inteso non solo come tradizione e simbolo dell’artigianato ed eccellenza nazionale della laboriosità, ma come arte unica della creazione, lavorazione di simboli che spesso travalicano la sfera prettamente religiosa per lanciare messaggi sociali e di attualità, universali. Sono circa 200 le opere in “vetrina”, in rappresentanza di 65 maestri artigiani presepisti e associazioni provenienti da tutta Italia e dall’estero. Storia e tradizione sotto l’albero di Natale impreziosite anche dalla presenza accanto alla cattedrale, del suo campanile cilindrico, 43 metri di altezza con un diametro medio di 7 metri ed uno spessore medio della muratura di 1 metro, uno dei rari esempi di struttura cilindrica che lo rende particolare, caratteristico ed assolutamente inconfondibile, sulla cui sommità è stato collocato un presepe, che da una piccola finestra sotto la cupola domina la vallata sottostante.

 

 

Un presepe “sospeso” di grande suggestione. La mostra ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, di Città di Castello, con il sostegno del comune, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Citta’ di Castello, Camera di Commercio di Perugia e Farmacie Tifernati, si distingue anche per la sua fruibilità, un percorso senza barriere a portata di tutti con particolare riguardo ai non vedenti. All’ingresso, infatti, è collocata un’opera realizzata da Fabio Coletta (Presidente della Cooperativa Sociale “Handy Sistems”) con accanto un pannello tattile dove in linguaggio “braille” viene descritta in sintesi la mostra. Pochi passi ed ecco una accanto all’altra, all’interno di teche in legno, realizzate da artigiani locali, illuminate, sono esposte le opere dei più grandi artisti “presepisti” Italiani provenienti da scuole rinomate come quella di Napoli, Bergamo, Palermo, Avellino oltre che dalla Sicilia, Marche, Toscana, Lazio ed ovviamente Umbria. Dal Nord al Sud d’Italia ci sono tutte. Ai nastri di partenza anche diverse associazioni prestigiose come quelle di Napoli con capofila l’Associazione Italiana Amici del Presepe, presente fin dalla prima edizione, Avellino,  Monte Porzio Catone, Aprilia e San Giovanni Valdarno. A poca distanza i “tappetari di Camaiore” con i loro mosaici in segatura colorata pronti a stupire il visitatore per il loro splendore con la “Sacra famiglia con i pastori” di Anonimo Italiano (fine settecento). In mostra, raccolte private ed artisti  provenienti dalla Toscana e dalla Campania:  la collezione  Bonechi, Dini, Arxaia, Durante.

 

 

E poi una sezione dedicata ai pittori locali: Valerio Gherardini, Fausto Boriosi, Franco Gaburri, Matteo Milli, Pietro Pecorari, Fabrizio Pruscini, Antonio Renzini. Vere e proprie opere d’arte in vetrina anche quelle targate, Associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”: Caterina Ambrogi, Gualtiero Angelini, Assuntina Battistoni, Claudio Conti, Sandro Epi, Carlo Paolo Granci, Giulio Mariucci, Antonello Orsini e Vincenzo Vescovi. Di rara bellezza un presepe “Palestinese” di collezione privata. Ci sono anche due grandi presepi, uno siciliano, di quattro metri di larghezza e circa e due di altezza, realizzato da Ivano Vecchio di Ramacca (Catania) ed un altro, “Omaggio alla città di Viterbo”, di sei metri per due, opera dell’Associazione Gruppo del Presepe di Monte Porzio Catone (RM). Il presepe dei “nonni”, di Annamaria e Fernando Longo, che rappresenta la natività nella vita quotidiana in un paesello della Ciociaria del basso Lazio. Anche tanta Umbria (regione simbolo della natività e del Natale) in mostra con i “presepisti” di Cascia dell’Associazione “Carbonari”, che, dopo il terremoto e la pandemia hanno sospeso le attività e solo per Città di Castello hanno realizzato un presepe tradizionale allestito per l’occasione. Un bellissimo segnale di rinascita. Alla mostra inoltre possono partecipare nella sezione appositamente allestita, le scuole, gli asili e le associazioni di assistenza per disabili che rendono la rassegna ancora più originale e densa di significati sociali a partire da un presepe per non vedenti realizzato da un artista di fama nazionale. Non solo Italia, quella di Città di Castello, e’ anche una mostra internazionale con una parte della collezione “Associazione Natale nel Mondo" di San Giovanni Valdarno con il tema del cammino di Compostela. Un vero e proprio giro del pianeta con i presepi in sequenza nelle teche: San Marino, Argentina, Croazia, Svezia, Usa, Colombia, Slovacchia, Nepal, Portorico ed uno straordinario presepe polacco della Collezione Gualtiero Angelini.

 

 


Novità assoluta la presenza di un presepe dedicato alla “cerca e cavatura” del tartufo (dal 2021 patrimonio Unesco), realizzato dagli artisti Vincenzo Saccardo e Salvatore Fiore di Avellino. Un modo davvero originale di celebrare in chiave natalizia la figura del tartufaio e dei cani, animali straordinari, che fanno parte da secoli della tradizione e della storia altotiberina ed umbra: sughero, legno, rami di alberi adattati, terracotta per le figure e i cani con occhi di vetro. Ma sono i particolari che catturano l’attenzione del visitatore come i vanghini, le bisacce e gli abiti tipici dei “cavatori”. Città di Castello, la città “presepe”, città di Alberto Burri, Raffaello, Signorelli ed altri maestri del Rinascimento, anche in questa edizione, vedrà alla consueta prestigiosa location della Basilica Cattedrale nella centralissima piazza Gabriotti aggiungersi un suggestivo ed imperdibile tour presepiale cittadino, a Palazzo Comunale (presepe della tradizione umbra), alla Pinacoteca Comunale (con un presepe settecentesco su teca dipinta a mano in stile napoletano. Adorazione dei Pastori, Bottega di Andrea della Robbia), la Chiesa del Buon Consiglio (grande presepe in cartapesta, opera dell’artista Francesco Invidia), la Chiesa di San Giuseppe (Clarisse Urbaniste, presepe tradizionale umbro realizzato con la tecnica dei diorami), Chiesa di Santa Maria Maggiore, Campanile Rotondo (presepe “sospeso” in stile umbro), Tela Umbra, laboratorio unico al mondo nella lavorazione del lino su telai dell’800 (presepe “Franchetti”), Museo del Duomo, Loggiato Gildoni (Collezione Silvio Bambini, 300 opere), Palazzo “Bufalini” sede del “Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati” (sei presepi di rara bellezza della collezione privata, “Angelini-Antinori”), Corso Vittorio Emanuele (presepe della Società Rionale Mattonata), Chiesa Santa Maria e San Giuliano Riosecco (Presepe della società rionale), Chiesa degli Zoccolanti (presepe tradizionale) e Santuario Belvedere (presepe tradizionale).

 

 

La mostra è gestita, fin dalla nascita, dall’associazione presepistica locale, intitolata al compianto e appassionato fondatore, “Gualtiero Angelini” (insieme a Claudio Conti e Silvio Bambini) a cui si deve tutto il progressivo crescere di importanza negli anni della manifestazione. Il visitatore può ammirare presepi ad ogni angolo del centro storico e non solo, dove aver effettuato il percorso in cattedrale. “In oltre venti la mostra internazionale di arte presepiale, come nel tempo abbiamo imparato a chiamarla, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode ed anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”, hanno spiegato il presidente dell’Associazione presepistica, Lucio Ciarabelli affiancato dal vice-presidente, Claudio Conti, questa mattina nel corso dell’anteprima alla stampa e poi subito dopo il taglio del nastro nel pomeriggio alla presenza tra gli altri, del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, innovazione digitale e semplificazione, Michele Fioroni, del vice-presidente dell’Assemblea Legislativa, Michele Bettarelli, della Consigliera Provinciale, Erika Borghesi, del vicario della Diocesi, don Andrea Czortek, di rappresentanti istituzionali, autorità civili e militari. “Il ventaglio di opere esposte è veramente variegato. Abbiamo realizzato un vero e proprio “percorso presepiale” che attraversa la città cerando di rendere questa edizione ancora più bella e suggestiva delle precedenti. Rivolgiamo un sentito ringraziamento al Vescovo di Città di Castello, monsignor, Luciano Paolucci Bedini, al vicario, don Andrea Czortek, al parroco don Alberto Gildoni oltre che a tutta diocesi, che per anni ci hanno supportati, per aver concesso la disponibilità di una sede così affascinante e prestigiosa come la Basilica Inferiore della Cattedrale di Città di Castello”.

 

 

“L’operazione storico-culturale messa in campo con passione e competenza dagli ‘Amici del presepio’ in queste edizioni – hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e gli assessori, Michela Botteghi e Letizia Guerri - ha un sapore quasi programmatico e riteniamo che sia particolarmente focalizzata sul panorama nazionale del genere presepiale e sul clima della città. Il brand turistico Rinascimento e Contemporaneità, con cui stiamo proiettando l’immagine del territorio, trova i principali attrattori nel patrimonio artistico e architettonico, connotandoci come meta d’arte. In questi due decenni – hanno concluso, sindaco ed assessori - la mostra internazionale di arte presepiale, come nel tempo abbiamo imparato a chiamarla, ci ha accompagnato nella transizione, approfondendo temi, diffondendo la passione per questo simbolo della devozione popolare, arricchendo il calendario cittadino di eventi, ricordandoci che alcune costruzioni dell’uomo resistono alle mode ed anzi rappresentano bussole di orientamento nella navigazione a vista di ognuno”. Anche il vescovo, monsignor Luciano Paolucci Bedini, nel suo intervento racchiuso nel bellissimo catalogo (oltre 200 pagine con foto, realizzato da Cartoedit) ha definito la rassegna come “una manifestazione di arte e di cultura ormai riconosciuta internazionalmente, occasione unica e sublime di immergersi tra la luce fioca delle rappresentazioni nel mistero profondo della vita, dell’umanità e dell’amore di Dio che si manifesta umilmente tra le nostre case e le nostre storie. Possa anche questa nuova edizione offrire ai tanti che vorranno visitarla la gioia e lo stupore di chi, con maestria e creatività, con i propri presepi continua a regalare al mondo uno sguardo diverso e sempre nuovo sulla vicenda umana e sulla sua autentica comprensione”.

 

“Una mostra unica nel suo genere - ha precisato, Michele Fioroni, assessore regionale allo Sviluppo Economico, innovazione digitale e semplificazione - quella con cui Città di Castello celebra , l'arte dei presepi, una tradizione che da secoli illumina le nostre case durante le festività. Questo evento, unico a livello internazionale, non solo esalta la bellezza e la diversità dei presepi, ma celebra anche la ricca tradizione artigianale che ha le radici profonde nel nostro territorio. La mostra, che attira appassionati da tutto il mondo, non è solo un trionfo della creatività, ma anche un simbolo potente dell'impatto culturale ed economico dell'artigianato locale. In ogni scultura, in ogni dettaglio minuzioso, si riflette l'eredità di generazioni di artigiani, custodi di un'arte che continua a incantare e ispirare”. “Ho avuto l’onore – ha sottolineato Michele Bettarelli, vice-presidente assemblea legislativa regionale - da amministratore pubblico del mio comune, di seguire da vicino l’evoluzione ed il cresceente successo nel corso degli anni della mostra di arte presepiale, nata dal progetto geniale del compianto Gualtiero Angelini assieme a Conti e Bambini poi ulteriormente valorizzata nei contenuti e nella proposta dal cavalier Lucio Ciarabelli e dall’associazione che presiede. Un orgoglio per tutta la regione. A Città di Castello nella splendida cripta del duomo sono rappresentate tutte le scuole presepistiche nazionali compresa quella umbra e tifernate: un evento culturale ed artistico che arricchisce ancora di più il cartellone delle proposte natalizie e non solo della nostra regione”. La Consigliera provinciale Erika Borghesi ha ricordato, che, anche quest’anno nel Palazzo della Provincia sarà ospitato un presepe dato dall’Associazione “Amici del Presepe” di Città di Castello.

“Si tratta ormai – ha proseguito Borghesi - di una tradizione consolidata di collaborazione tra il nostro Ente e il comune tifernate. La Mostra Internazionale di Arte Presepiale di Città di Castello, arrivata alla XXII edizione, rappresenta una delle più importanti manifestazioni nazionali di questo settore in Italia e ospita decine di maestri artigiani e di associazioni provenienti dall’Italia e dal mondo. In un momento internazionale così delicato, a causa di guerre e crisi umanitarie, ripartire dal presepe è un segno di luce e di pace. Come Consigliera con delega all'edilizia scolastica trovo particolarmente significativa la sezione dedicata alle scuole e agli asili, oltre che alle associazioni di assistenza per disabili, che possono rappresentare utili leve di inclusione e di speranza per le giovani generazioni.” La mostra, ( aperta al pubblico fino a domenica 7 gennaio 2024, il giovedi, venerdi, sabato e domenica, festivi e prefestivi, dalle ore 9,00 alle 12,30 e dalle ore 15,00 alle 19,30, ingresso 4 euro, catalogo 2 euro) è ideata ed organizzata dall’associazione Amici del Presepio “Gualtiero Angelini”, di Città di Castello, con il sostegno del comune, della Regione Umbria, dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Citta’ di Castello, Camera di Commercio di Perugia e Farmacie Tifernati.

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