Intelligenza Artificiale nelle scuole? Per l’86% delle news italiane è una risorsa, non un rischio

martedì 17 giugno 2025
Intelligenza Artificiale nelle scuole? Per l’86% delle news italiane è una risorsa, non un rischio
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In Italia l’intelligenza artificiale ha già conquistato le aule. Secondo il Volocom Institute of Strategic Studies, l’86% degli articoli pubblicati nel 2024 sul tema dell’AI applicata all’istruzione ne sottolinea con entusiasmo i vantaggi. Una approfondita ricerca basata sull'analisi di oltre 114.945 articoli pubblicati nel 2024 da più di 200mila fonti mediatiche internazionali in 6 lingue offre un quadro esaustivo dell’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sulla vita dei minori, rivelando un atteggiamento prevalentemente neutro, ma con un forte accento sui benefici educativi.

Secondo uno studio di OrizzonteScuola.it, da gennaio ad aprile 2025 gli utenti di ChatGPT sono aumentati del 65% e il tempo medio di utilizzo è raddoppiato, così come è raddoppiato l’uso quotidiano da parte degli studenti, tre quarti dei quali usa l’IA per fare i temi.

La ricerca - dal titolo “I minori e le sfide dell’AI” - ha evidenziato infatti che su 1.700 articoli focalizzati specificamente sull’integrazione dell’AI nelle scuole ben l’86% sottolinea positivamente l'importanza di questa tecnologia come supporto educativo efficace. Analogamente, negli Stati Uniti, su 2.800 articoli relativi all'uso scolastico dell'AI, il 92% ha espresso un atteggiamento positivo, mostrando una chiara approvazione verso l’inserimento strutturale dell’intelligenza artificiale nei sistemi educativi. Secondo i risultati emersi, il 55% degli articoli ha mantenuto un tono neutrale, riconoscendo le molteplici sfaccettature del tema e bilanciando benefici e rischi. Il 29% dei media, invece, ha espresso posizioni chiaramente positive, mettendo in risalto strumenti educativi avanzati, supporti personalizzati all'apprendimento e occasioni uniche per lo sviluppo cognitivo dei giovani.

Tuttavia, il 17% degli articoli ha presentato preoccupazioni legate ai rischi dell'AI, sottolineando in particolare problemi legati alla diffusione di contenuti illeciti come materiale pedopornografico generato da strumenti AI. La diffusione di immagini pedopornografiche create tramite AI è infatti aumentata significativamente nell'ultimo anno, creando una forte preoccupazione mediatica e portando a richieste di regolamentazione urgente. Inoltre, il rapporto identifica come rischio concreto anche l’attaccamento emotivo dei giovani ai chatbot, percepiti talvolta come sostituti delle relazioni umane e affettive reali.

Il rapporto del VISS include inoltre un interessante sondaggio condotto tra bambini di quarta e quinta elementare. I bambini hanno mostrato una naturale e spontanea accettazione dell'AI, percependola come normale e amichevole, priva di elementi intimidatori. Andrea Franchini, direttore editoriale del VISS, commenta questo aspetto osservando come "la cosa più sorprendente sia l’assenza di dubbio. I bambini non si interrogano sull'origine o sull'uso delle risposte fornite da un chatbot, accettano semplicemente la presenza dell’AI nelle loro vite".

"È cruciale – continua Franchini – sviluppare una maggiore consapevolezza tra adulti ed educatori per guidare responsabilmente le nuove generazioni nell'uso di queste tecnologie. Serve un nuovo patto educativo digitale che coinvolga istituzioni, famiglie e scuole in un impegno comune e coordinato per stabilire regole chiare e applicabili".

Valerio Bergamaschi, Presidente del Centro studi di Volocom, aggiunge: "Questa straordinaria innovazione tecnologica può contribuire in modo significativo a migliorare il nostro mondo, anche se dobbiamo riconoscere che mancano ancora grandi dimostrazioni di una vera etica applicata all’AI. Pertanto, proponiamo di dichiararci tutti Ambasciatori dell’AI positiva, lavorando insieme per sfruttare al meglio le sue enormi potenzialità e minimizzarne i rischi".

L’indagine del VISS sottolinea infine l’importanza strategica del quadro normativo definito dall’AI Act europeo, attivo dal 2024, che chiarisce i livelli di rischio associati all’uso delle tecnologie AI con particolare attenzione alla protezione dei minori.

Il libro "I Minori e le Sfide dell’AI", che contiene i risultati completi della ricerca, è disponibile nelle principali librerie digitali