Si terrà il 30 agosto 2025, alle ore 18, nella splendida cornice di Villa Lysis di Capri, la seconda edizione del Premio Internazionale Jacques d’Adelsward-Fersen, realizzata in collaborazione con il Comune di Capri, che quest’anno ha inserito il Premio nl programma ufficiale dell’state caprese di agosto, grazie al Sindaco Paolo Falco e all’Assessore Melania Esposito.
La serata a Villa Lysis, in collaborazione con l’Associazione Apeiron, sarà presentata dalla giornalista e autrice Francesca Lovatelli Caetani e dallo psicoanalista e scrittore italo-francese Gianpaolo Furgiuele, entrambi vincitori della prima edizione del Premio.
Istituito in memoria del raffinato autore francese, il premio celebra ogni anno alcune tra le voci più audaci e visionarie della scena artistica e letteraria contemporanea, premiando opere che esplorano i temi del desiderio, dell’identità, della bellezza e della libertà creativa.
Jacques d’Adelsward-Fersen (1880–1923), figura romantica e decadente della Belle Époque, fu protagonista di uno scandalo che scosse la Francia dell’epoca, in modo analogo a quello che colpì Oscar Wilde. Costretto all’esilio, si rifugiò a Capri nel 1904, dove visse fino alla sua morte nel 1923.
Nella sua residenza, la celebre Villa Lysis, Fersen diede vita a un cenacolo cosmopolita di intellettuali, artisti e poeti europei, trasformando la villa in un tempio dell’estetismo, dell’erotismo e della libertà di pensiero. Autore di testi provocatori come Messes Noires e Lord Lyllian, è oggi considerato una figura di culto della letteratura.
Il Premio Internazionale Jacques d’Adelsward-Fersen, presentato quest’anno dalla Lovatelli Caetani, pronipote della Principessa di origine Greca Ephy, migliore amica di Jacques Fersen e Furgiuele, uno dei massimi esperti, ricercatori e studiosi di Jacques Fersen, ne raccoglie l’eredità ribelle e anticonformista, riconoscendo ogni anno il lavoro di autrici e autori che si distinguono per originalità, coraggio formale e forza visionaria.
Il Premio deve la sua nascita all’imprenditore e intellettuale Riccardo Tomasello, Presidente dell’associazione dedicata a Fersen, che vede presenti, all’interno, oltre alla Lovatelli Caetani e a Furgiuele, anche il cantante lirico e scrittore Carmine Monaco e l’attore e regista Salvatore Guglielmino
La cerimonia di premiazione, aperta al pubblico, sarà arricchita da letture e monologhi dedicati a Fersen, interpretati dall’attore e regista Salvatore Guglielmino e non mancherà un omaggio musicale del cantante lirico e scrittore Carmine Monaco, accompagnato al pianoforte proprio da Salvatore Gugliemino e ispirato all’universo estetico e poetico di Fersen e al territorio di Capri. Monaco canterà anche una romanza di Respighi su testo di Jacques Fersen, composta a Capri nel 1920 dal grande musicista bolognese.
Durante la serata verranno annunciate alcune importanti scoperte riguardanti Jacques Fersen ma non solo
I vincitori dell’edizione 2025 sono:
Kristina Kappellin, Sovrintendente di Villa San Michele Fondazione Axel Munthe, Console Onorario di Svezia ; nata a Stoccolma e trasferitasi in Italia nel 1984, giornalista, scrittrice, corrispondente per anni in Italia per la TV pubblica Svedese Sveriges Television. A Villa San Michele porta avanti la memoria del medico svedese Axel Munthe tra frammenti di sarcofagi, busti, pavimenti romani, colonne, una tomba greca e una sfinge in granito, che domina tutta l’isola di Capri dal Belvedere.
Professor Filippo Barattolo, Presidente Centro Caprense Ignazio Cerio ; il Museo che conserva reperti fossili, minerali, preistorici di archeologia classica, di fauna e flora dell’isola di Capri, è basato sugli studi e le collezioni di Ignazio Cerio. Creato nel 1947 da Edwin Cerio e da sua cognata Mabel Normanne, con sede a Palazzo Cerio a Capri, riconosciuto come ente morale con decreto del Presidente della Repubblica il 20 ottobre 1949, affonda le radici della sua nascita nell’opera dello studioso e collezionista Ignazio Cerio, trasferitosi a Capri nel 1868. Medico condotto dell’isola, fu una figura poliedrica, con grande interesse per le scienze naturali e la preistoria, che, per oltre 50 anni, raccolse conciglie, fossili, rocce, piante e reperti archeologici, contribuendo alla ricerca scientifica e mantenendo contatti con importanti studiosi.
Monica e Barbara Borsotto Atelier Daphne’ Sanremo, Maison che cattura nelle sue creazioni l’essenza della Riviera nel lusso dell’alta maestria artigianale e dei tessuti sostenibili. Moda consapevole, tessuti sostenibili per la salvaguardia del Pianeta, Daphnè utilizza fibre naturali tinture non inquinanti per creare prodotti nel rispetto dell’ambiente, sempre con un’attenzione particolare all’innovazione e all’artigianalità, perchè ciò che indossiamo non è soltanto un elemento estetico ma un valore quotidiano che coniuga benessere e attualità, mixando la natura con elementi vintage. Sostenibilità, artigianato, orgoglio locale, queste le parole chiave per DAPHNÉ che fa moda mantenendo un’etica e sostenendo l’ambiente con un’attenzione particolare all’innovazione e all’artigianalità.
Menzioni Speciali
Gabriele Romani, scrittore, storico dell’arte, curatore, autore del libro Confini d’identità-Juana Romani, modella e pittrice, di cui è pronipote. Juana Romani, pseudonimo di Carolina Carlesimo, è stata una pittrice italiana, allieva e modella di Ferdinand Roybet e Jean Jacques Henner. Conobbe il successo come pittrice in Francia, dove partecipo' all'Esposizione Universale del 1900 e riuscì ad emergere nei circoli culturali della Ville Lumiere, entrando nella storia dell'arte. E’ stata una testimonial pubblicitaria prima ancora che questo ruolo esistesse. Modella, pittrice con un occhio sempre attento all’universo femminile. Alcuni l’hanno definita erede di Tiziano e Correggio, , lei stessa si dichiarava figlia di Benozzo Gozzoli e della tradizione artistica italiana. Fersen la rievocò nel romanzo Notre Dame des Mers Mortes accostandola a Da Vinci e Raffaello. Osteggiata, finì la sua vita dopo essere stata internata e rosa dall’oblio.
Ivano Esposito, ballerino, coreografo, Maestro Federale, con oltre 20 anni di esperienza nella formazione delle danze caraibiche, creatore della scuola di ballo Ivano Esposito Art Dance e ideatore di un ballo contro la violenza, presentato anche sulle reti nazionali, come Rai News. Ivano, che dedica le sue coreografie a sua mamma, la prima persona che gli ha insegnato il rispetto verso gli altri esseri umani, ha sventato una violenza in un parcheggio a Napoli, vuole portare all’attenzione di tutti, media compresi, questo importante tema sociale. Il suo sogno il palco di Ballando con le Stelle o un altro format tv e tutti noi ci batteremo per fargli realizzare questo obiettivo. Ivano è soprattutto un simbolo di resilienza ; dopo un incidente ha saputo rialzarsi e proseguire con la danza, un mezzo per scuotere le coscienze, usando il proprio talento per andare oltre l’estetica