La prima volta alla Mostra di Julia Roberts è stato un successo. Non solo per il film di Luca Guadagnino, “After the Hunt” ecclettico regista considerato l'italiano più americano del momento, ma anche perchè in Julia molte donne vedono ancora i romantici sogni realizzati in “Pretty Woman”. Sempre bellissima, spiritosa ed elegante, colpisce al cuore con il suo ammagliante sorriso. Ma non fatevi ingannare, oggi “Pretty” è molto preparata anche intellettualmente: insomma puoi farle tutte le domande che vuoi, ma se sono sibilline, non ci casca. Anche perchè il film affronta il tema delle violenze sessuali. E Guadagnino,come sempre osa, con un cast stellare, tra cui Andrew Garfield. Ottimo riscontro da critica e pubblico. Il film uscirà il 16 ottobre distribuito da Egle Pictures.
Signora Robert, cosa l'ha attirata di queste donne così complesse. Nel film ce ne sono tante...
“E' stato come un gioco di domino, trovi che vale la pena di parlarne. Non è nella mia natura contraddire, ma in questo film ci sono vecchie discussioni che vengono riportate”.
Per esempio?
“ Vengono rivisitate in modo nuovo. Ed è quello che volevamo”.
All'inizio del film che rapporto ha con la sua generazione?
“Sono sempre stata affascinata da queste storie. Nel film c'è un consulente, mentre noi siamo i filosofi, un gruppo, dove ognuno è interprete.”
Che ruolo ha nel film?
“Quello di una professoressa...”
Essere donne è diventato un mestiere molto difficile.
“Non credo che si tratti solo di donne che si mettono una contro l'altra. In questa storia c'è di più”.
Lo so bene. Infatti affronta un argomento importante: vi aspettate delle polemiche?
“Visto l'argomento, potrebbe anche capitare, ma io difendo Guadagnino”
Che rapporto ha con Venezia? E' felice di aver fatto questa scelta?
“Sì, ho un rapporto molto intenso. Questa mattina volevo fare il tour e girare per Venezia, ma sono qui.E' una città magica: guardate dove siamo. Sembra impossibile, per me è un sogno”.