Appassionato, viscerale, diretto: Luca Ortelli, classe 2004, è tifoso prima ancora che creator. Oggi è una delle voci più originali di “PossessoPalla”, il nuovo talk show realizzato in occasione della partnership tra Lega Serie A e Bazr, la prima piattaforma italiana di live social commerce, in onda ogni martedì alle ore 20:00 in esclusiva su Bazr. Un’alleanza che ridisegna i confini del tifo, trasformando la partita in un'esperienza interattiva fatta di contenuti dedicati, commenti, oggetti autentici e momenti da collezionare. Non si parla solo di highlights o tabellini: attraverso l’app Bazr – scaricabile gratuitamente – i fan possono acquistare palloni ufficiali dei gol, fasce da capitano, memorabilia, esperienze a bordo campo e incontri con ex campioni. Ogni episodio, ogni gesto, può diventare qualcosa di tangibile.
Ed è proprio qui che Ortelli entra in gioco, portando la sua voce tagliente e piena di energia nel talk settimanale che accompagna il progetto, affiancato da Dalila Stabile e Maria Caciotto. «Devo tutto a Dalila», dice Luca. «Siamo amici da anni e ci siamo sempre detti: ‘Troveremo un progetto da fare insieme’. È stata poi lei a fare il mio nome quando è arrivata l’occasione con Bazr. E io non ho esitato nemmeno un secondo». La scelta si è rivelata azzeccata. Ortelli è diventato uno dei tre volti principali del format (la prima puntata è andata in onda il 26 agosto) che ogni settimana commenta le partite di Serie A in chiave pop, ironica e calcisticamente verticale, promuovendo al tempo stesso i prodotti legati alle partite: palloni ufficiali dei gol, fasce da capitano e memorabilia. «Sembra strano, lo capisco. Ma il pallone è fatto di emozioni, di ricordi. E cosa c’è di più potente di un oggetto che ti riporta a un gol visto allo stadio, a un’esultanza, a un momento tuo? Bazr ha avuto un’intuizione fortissima: prendere qualcosa di effimero – un gesto tecnico, un episodio – e trasformarlo in qualcosa di concreto, acquistabile, collezionabile».
La partnership con Lega Serie A, infatti, ha portato Bazr a un nuovo livello. I tifosi possono acquistare palloni autentici dei gol segnati nelle partite, ma anche fasce, esperienze esclusive, tour, incontri con ex campioni. «È un modo nuovo di vivere il calcio. E noi, nel talk, siamo lì a raccontarlo con autenticità». Nel format settimanale, Ortelli è affiancato da Dalila, con un profilo più da conduttrice, e Maria, ex arbitro, che porta il punto di vista tecnico e regolamentare. «Siamo un trio strano, ma funzioniamo. Io sono quello viscerale, il tifoso. Le ragazze sono più razionali, più ordinate, ma è proprio questo l’equilibrio. Io sono in mezzo a due ‘cuscinetti’, come dico io. Loro mi riportano coi piedi per terra quando parto in quarta». E poi c’è il team dietro le quinte, che Ortelli non smette di elogiare: «Sembra un set televisivo vero. Arrivi e ti trattano come se fossi DiCaprio. Ma quello che conta davvero è che ti fanno sentire libero. Nessuno ti frena, nessuno ti dice di cambiare tono. Io sono stato in altri progetti dove ti mettono il freno a mano, qui no. E questa fiducia ti fa rendere il doppio».
Interpellato sul momento della puntata che ama di più, Luca non ha dubbi: «Il dibattito. È lì che mi sento veramente me stesso. È lì che il mio modo di comunicare trova il suo spazio. Anche il momento gossip è divertente, perché Dalila e Maria si scatenano, io faccio fatica a starci dentro, ma è un bel gioco di squadra». Ma non è solo divertimento. «Io voglio che Dalila e Maria vengano fuori. Hanno tantissimo da dire, e il mio obiettivo è quello: tirare fuori tutto il loro potenziale. Perché il calcio non deve essere raccontato solo da uomini o solo in un certo modo. Dobbiamo far capire che al tavolo del calcio ci possiamo sedere tutti, con pari parola, pari opinione, pari peso». Luca Ortelli non si limita al talk: tra poche settimane sarà infatti uno dei creator principali anche per la sezione live shopping dell’app Bazr.
«Farò live dedicate alla vendita dei prodotti legati alle partite: oggetti unici, come i palloni o le fasce. E non vedo l’ora di iniziare, perché credo che lì potrò dare un'altra sfumatura di me stesso, magari anche più storytelling». In chiusura, Luca torna su un punto fondamentale: la relazione tra tifoso e oggetto.
«Il calcio è memoria. È emozione. È quel gol che ti ricordi tutta la vita. E se puoi avere a casa il pallone di quel momento, ti porti via un pezzo dite. Non è solo una cosa da comprare, è una cosa da vivere». In fondo, anche i numeri parlano chiaro. Le vendite dei palloni dei gol – una delle iniziative di punta della Lega Serie A – hanno avuto un successo crescente. Basti pensare a quello di McTominay in Napoli -Cagliari, battuto all’asta per la cifra più alta di sempre. Un segnale forte: i tifosi non vogliono più solo guardare la partita, vogliono farne parte, viverla anche dopo il fischio finale. «Il successo ottenuto in questi anni, dimostra quanto i fan della Serie A desiderino sentirsi parte attiva dell’evento, e quanto potenziale ci sia nella valorizzazione dei nostri asset», aveva dichiarato l’Amministratore Delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, «Bazr è il partner ideale per dare continuità a questo progetto e avvicinarci al mondo dei più giovani, grazie a una piattaforma innovativa e a modalità di interazione pensate per le nuove generazioni».
Una visione condivisa anche da Simone Giacomini, founder della piattaforma: «La Lega Serie A si conferma all’avanguardia nell’adottare nuovi linguaggi e formati di intrattenimento. Questa partnership nasce da una visione comune: costruire una relazione diretta, autentica e partecipativa con i tifosi, trasformando ogni partita, ogni gesto tecnico, ogni storia in un contenuto da vivere e condividere. E la piattaforma si muove esattamente in questa direzione. Gli utenti possono seguire creator che li rappresentano, scoprire nuovi brand, acquistare prodotti autentici senza interrompere la diretta. Durante le sessioni di live shopping, il confine tra show e shop si annulla: si guarda, si interagisce, si compra tutto in tempo reale. In questo nuovo ecosistema, i creator diventano protagonisti. Non semplici testimonial, ma narratori di un’esperienza: quella del calcio vissuto da dentro, con la libertà di uno spogliatoio e la voce di chi sa parlare ai tifosi come tifoso».