I metodi della nonna non sono più necessari: per risparmiare energia non serve più vivere al buio con la stufa spenta e le coperte fino al collo. Il Gruppo Enel sta lavorando molto sul concetto di efficienza energetica, che si traduce così: “usare l’energia senza sprechi”, perché funziona. L’efficienza si misura valutando il rapporto tra le prestazioni di un’attività — come riscaldare o raffrescare un edificio, offrire un servizio di trasporto o produrre beni — e la quantità di energia necessaria per svolgerla. Più elevata è la prestazione ottenuta con un minore consumo di energia, maggiore sarà l’efficienza.
A livello economico, si utilizza spesso il concetto di “intensità energetica”, che mette in relazione il consumo di energia con il Prodotto Interno Lordo (PIL), misurando quanta energia è necessaria per generare un’unità di valore economico. Nel 2024, ad esempio, l'intensità energetica in Italia ha mostrato un trend in diminuzione, raggiungendo il 90% dell'obiettivo intermedio del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) grazie a un risparmio di 4,5 Mtep dovuto a misure di efficienza energetica. Questo miglioramento è frutto soprattutto degli incentivi fiscali e del Conto Termico, ma anche dei contributi dei settori dei trasporti e delle diagnosi energetiche nelle imprese. E fino a pochi mesi fa una famiglia italiana tipo, spendeva circa 1.400 euro all’anno tra luce e gas, con consumi elettrici di 2.700 kWh. Luci accese ovunque, forno sempre pronto, termosifoni a manetta… insomma, un piccolo casinò energetico.

EFFICIENZA ENERGETICA - Come ridurre lo spreco di energia
Enel ci ricorda che il modo c’è: si può risparmiare fino al 15% di energia all’anno. Come? Con l’isolamento termico, per un risparmio fino al 40%, grazie alla coibentazione di pareti, tetti e pavimenti e/o la sostituzione di porte e finestre con modelli a doppio o triplo vetro; con sistemi di riscaldamento ad alta efficienza come le caldaie a condensazione: via la vecchia caldaia e avanti con quella a condensazione; poi lampade LED e gestione smart della luce. E per far da sé l’elettricità, ecco i pannelli fotovoltaici.
Risultato finale? Un anno di energia intelligente, risparmio e investimento nel proprio futuro. Anche le imprese hanno potuto sfruttare il proprio jolly con opportunità concrete come il Piano Transizione 5.0. Di cosa si tratta? Di un’agevolazione che sostiene la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, istituito con il Decreto legge 2 marzo 2024, n. 19 (art. 38) e convertito dalla legge 29 aprile 2024, n. 56. Il che si traduce in macchinari efficienti al posto dei vecchi energivori, sistemi di monitoraggio e software smart permettono crediti d’imposta fino al 45%. Così un laboratorio artigianale può ridurre i consumi del 20%, tagliare gli sprechi e diventare più competitivo, senza rinunciare alla produttività. Il Gruppo Enel supporta le imprese in questo percorso, offrendo soluzioni su misura per monitorare i consumi, ottimizzare gli impianti e integrare sistemi digitali e hardware per un uso più efficiente dell’energia.

Enel, insomma, è il partner ideale per questa rivoluzione energetica, con un messaggio chiaro: eliminare gli sprechi non è fantascienza, è una realtà possibile, un contributo attivo al cambiamento. Che si tratti della famiglia Rossi o della piccola azienda, il principio è lo stesso: in un mondo in cui ogni kWh conta, la tecnologia, i comportamenti virtuosi e gli strumenti digitali sono gli alleati migliori. Significa imparare a “consumare meglio” senza rinunciare al comfort, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale. Perché sprecare energia significa vanificare gli sforzi di transizione energetica e continuare a incrementare inutilmente i consumi, rallentando il percorso verso un modello realmente sostenibile. L’efficienza energetica e la lotta agli sprechi rappresentano quindi il primo passo, immediato ed efficace, per ridurre l’impatto ambientale complessivo. Non è e non dev’essere un sacrificio: è una scelta concreta, conveniente e sostenibile.




