La tradizione è tradizione, soprattutto a Natale. E non c'è festa, pranzo o cenone dal 24 dicembre all'1 gennaio in cui possa mancare il duello tra panettone e pandoro. Un po' come Bartali contro Coppi o Rivera contro Mazzola, ma a tavola. E dagli esiti sempre dolcissimi, indipendentemente dalle varianti dei due dolci. La domanda è sempre la stessa: chi vince?
L'analisi di Arcadia Mood sulle ricerche online dà finalmente un verdetto inappellabile: a fine novembre "Pandoro" ha superato "Panettone" grazie alle notizie relative alla richiesta di condanna per Chiara Ferragni ma in assoluto è il "Pan di Toni", vera gloria culinaria milanese, a trionfare con 25mila e 900 menzioni online (contro le 14.600 del pandoro) e 1,5 milioni di interazioni (contro 1,1).
Nello specifico, il sentiment sul pandoro registra il 74% di pareri positivi e 26% negativi, a fronte di un 85% positivo per il panettone (appena 11% negativo). Il panettone piace leggermente di più agli uomini (59% contro 58%) che alle donne (41% contro il 42% del pandoro). A livello anagrafico, il panettone conquista la fascia di pubblico più adulto, con una percentuale del 22,8% tra i 35 e i 64 anni. Interessante, infine, il dato sulle professioni: il dolce coinvolge di più i giornalisti (12,7%), i politici (7%) e avvocati (6,6%), mentre il pandoro è preferito maggiormente dagli operatori sanitari (12,1%), fotografi (9,6%) e insegnanti (5,7%).




