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Crema, bimbo si schiaccia le dita nella porta all'asilo? Indagato il sindaco Stefania Bonaldi: solidarietà bipartisan

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Uno strano caso, quello che ha come protagonista, suo malgrado, Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, la quale ha ricevuto un avviso di garanzia, insomma è indagata, per un episodio accaduto lo scorso ottobre in un asilo comunale. Un bimbo infilò la mano sinistra nel cardine di una porta tagliafuoco, schiacciandosi due dita: il piccolino non ha avuto lesioni permanenti ed è tornato a frequentare l'asilo. Ma ora al sindaco Bonaldi è stata contestata la mancanza di dispositivi idonei ad evitare la chiusura automatica della porta. 

Indagata. E quell'avviso di garanzia, ammettiamolo, lascia davvero perplessi. "La situazione non è grave, fortunatamente. Il bimbo non ha portato lesioni permanenti. L'aspetto giudiziario me lo vedo io nelle sedi opportune, non ce l'ho con la magistratura, ma credo che sia il momento di interrogarsi sul sistema. Credo sia paradossale. Allora i dirigenti che cosa li nominiamo a fare?", si interroga il sindaco. E ancora, aggiunge: "Forse è il caso di rivedere il tema della responsabilità dei sindaci che sono chiamati a rispondere di tutto. Ho ricevuto molta solidarietà in queste ore. Faremo tesoro di questa situazione per porre nuovamente l'attenzione del legislatore sulla responsabilità civile. Un tema che è trasversale: lo pone De Caro, lo pone Matteo Salvini", rimarca.

Come detto dalla diretta interessata, la solidarietà è stata trasversale. Matteo Ricci, sindaco Pd di Pesaro e presidente Ali, ha twittato: "asta con queste pazzie. Come si può indagare un Sindaco perché un bambino dell'asilo prende le dita in mezzo alla porta? Un abbraccio forte a Stefania Bonaldi, una delle sindache più brave d'Italia. Urgente che si intervenga su eccessive responsabilità dei sindaci". Quindi Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo: "L'accusa: avrebbe dovuto impedire che la porta si chiudesse automaticamente. Ma si può andare avanti così?". 

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