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Fabrizio Pregliasco e le ferie dei giudici: "In ospedale al massimo 15 giorni. Sempre più medici dallo psicologo"

Alessandro Gonzato
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Parliamo col professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli Studi di Milano, direttore sanitario dell'ospedale "Galeazzi" (sempre nel capoluogo lombardo), ricercatore, divulgatore scientifico, tra gli esperti più seguiti in tivù e sui giornali. Professore: siamo preoccupati. In Italia- ieri Libero ha denunciato il problema - ci sono molti giudici fortemente stressati. Per fortuna non tutti. Ma quelli più stressati faranno 45 giorni consecutivi di vacanza quest'estate. Gli tocca. O meglio: ne hanno diritto. «In ospedale le ferie durano al massimo due settimane. E di stress, glielo assicuro, in quest'anno e mezzo nei reparti e in corsia ce n'è stato parecchio. Il burnout è stato pazzesco».

Può tradurre?
«Esaurimento fisico e mentale, un accumulo enorme di stress. E adesso, alla luce dell'aumento dei casi, la paura dei colleghi per quello che potrebbe riaccadere è palpabile. È una prospettiva che crea angoscia».

 

 

Che però potrebbe passare con un mesetto abbondante di vacanza, no?
«Noi però le prendiamo in base alle esigenze di servizio. Certo, c'è anche qualcuno che durante l'anno accumula tanti giorni e poi li sfrutta tutti assieme, ma si tratta quasi solo di personale straniero con famiglie che vivono in Paesi lontani. E poi non succede quasi mai d'estate».

Ma la fa incazzare questa cosa dei giudici che hanno bisogno di un periodo di "avvicinamento" alle vacanze e di un altro di "rientro" senza celebrare udienze?
«Più che altro mi fa sorridere. Per carità: comprendo che le loro modalità di lavoro non siano delle migliori perché la giustizia ha tante inefficienze organizzative e quant'altro, e non me la prendo con nessuno. Però davvero, credo che uno sforzo per venire incontro ai diritti dei cittadini sia fondamentale».

 

 

Parlava di angoscia...
«Abbiamo uno psicologo dedicato a medici e infermieri che dall'inizio della pandemia continua a ricevere richieste. Si tratta di stress post-traumatico, come per i militari».

Quanto può durare?
«In elementi particolarmente predisposti può diventare cronico».

Ma davvero il virus può ricacciarci indietro di mesi?
«Con il vecchio sistema di classificazione molte regioni sarebbero già tra il giallo e l'arancione. È vero che questa variante colpisce molto di più i giovani, che la vaccinazione sta tamponando e che i casi gravi al momento sono contenuti, però che le infezioni stiano aumentando sensibilmente è oggettivo. E non è vero che sotto i 40 anni non viene ricoverato nessuno».

Torneremo presto alla mascherina all'aperto?
«Non sono per l'obbligo, ma in certe situazioni va usata».

Tutta colpa della mutazione indiana?
«Anche dell'eclissi di coscienza degli Europei di calcio, delle manifestazioni no-vax, della convinzione che ormai era tutto finito quando invece con l'aumento della vita sociale una ripresa era inevitabile. La variante Delta ha la stessa contagiosità della varicella».

Le persone più a rischio sono state vaccinate 6-7 mesi fa, e ancora non è chiaro quanto duri la copertura del vaccino. Anche loro, come i giudici, iniziano a sentirsi sotto stress...
«Dopo 6 mesi si è ancora protetti, anche se ovviamente in percentuale minore. Probabilmente si andrà verso la terza dose, quantomeno per le persone maggiormente fragili. La strategia potrebbe essere simile a quella della vaccinazione antinfluenzale».

L'immunologo Anthony Fauci, superconsulente della Casa Bianca, ha detto nei giorni scorsi che le persone vaccinate possono comunque trasmettere il virus.
«Nulla di nuovo, ormai è evidente. Ma il vaccino, anche se può essere bucato dalla variante indiana, dà una protezione elevata contro le infezioni gravi».

Da oggi scatta il grande esodo d'agosto. La stragrande maggioranza degli italiani trascorrerà le vacanze qui.
«Serve la giusta attenzione. E valutiamo se andare o meno nei luoghi più a rischio».

È un appello anche ai giudici, immaginiamo... Pregliasco ride.

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