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Silvio Berlusconi, processi infiniti e innocenti condannati? Ecco come i giudici salvarono i comunisti

Silvio Berlusconi

Fabrizio Cicchitto
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Tiziana Parenti, sul Dubbio, ha reso un'importante intervista dal titolo «I pm di Milano volevano il potere». La Parenti è stata in un punto di osservazione di grande importanza: essa nel '92-'93 entrò a far parte del pool di Mani Pulite, ma ne fu espulsa su sollecitazione dei vice procuratore capo D'Ambrosio che aveva rapporti organici con il Pci-Pds. Le più significative prese di posizione del procuratore D'Ambrosio furono 3. Una rivolta alla Parenti: «Tu devi perseguire Stefanini (segretario amministrativo del Pds, nda.) e Greganti come persone, non come esponenti del Pci»; in secondo luogo portò prove, che successivamente proprio la Parenti smontò, secondo le quali Greganti era un millantatore che usava le tangenti per scopi personali; poi ad un certo punto fece una solenne dichiarazione secondo la quale Mani Pulite era ormai conclusa e si fondava sulla responsabilità di Dc e Psi.

 

 

Questa affermazione era del tutto falsa come dimostrarono molti procedimenti giudiziari. Il pool e altri magistrati usarono due pesi e due misure anche su un'altra questione: mentre Craxi, Forlani, Altissimo, Giorgio La Malfa e altri «non potevano non sapere» sui finanziamenti irregolari ai rispettivi partiti; invece Occhetto, D'Alema e gli esponenti della sinistra democristiana «potevano non sapere»: questo indirizzo è emerso in modo clamoroso nel processo Enimont, dove risultò che Gardini si era recato a via delle Botteghe Oscure dovendo incontrare Occhetto, portando con sé una valigetta con un miliardo di lire, ma Di Pietro ha affermato che ciò fu accertato, ma che non fu provato a chi Gardini consegnò il malloppo: «E che dovevo mandare un avviso di garanzia al signor Pci?».

 

 

L'affermazione di Tiziana Parenti va considerata però da due punti di vista, uno più sostanziale, l'altro più mediatico e formale. Con quello che accadde nel '92-'94 e successivamente, una rete di pm con annessi cronisti giudiziari e tv al seguito ha da allora preso il potere sostanziale e azzerato quello dei politici. Poi emerse anche un'ambizione più totale di cui fa fede una famosa dichiarazione del procuratore Borrelli: «Dovrebbe accadere un cataclisma per cui resta solo in piedi il presidente della Repubblica che, come supremo tutore, chiama a raccolta gli uomini della legge e soltanto in quel caso noi potremmo rispondere. Non basterebbe certo una folla oceanica raccolta sotto i nostri balconi. Ma ad un appello di questo genere del capo dello Stato si potrebbe rispondere con un servizio di complemento». Questa affermazione convalida quello che ha detto Tiziana Parenti, poi siccome questa brillante operazione non fu possibile fu agevole per D'Ambrosio spiegare al pool che un punto di riferimento politico ci voleva e che questo poteva essere il Pds. Le recenti riflessioni di Berlusconi sugli innocenti condannati e sui processi infiniti derivano da una drammatica esperienza politica che ha segnato la democrazia nel nostro paese dagli anni '90 ad oggi e che ha mandato in frantumi lo Stato di diritto.

 

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