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Luca Morisi sputt*** senza reato. Rumors dalla procura: "Interrogatorio superfluo", come va a finire lo "scandalo"

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Tanto rumore per nulla: l'indagine contro Luca Morisi per la cessione di stupefacenti si avvia verso l’archiviazione. Stando a quanto emerso dalle chat tra l’allora responsabile della comunicazione social di Matteo Salvini e i due escort rumeni, non fu Morisi a procurare il flacone di Ghb, più conosciuta come "droga dello stupro". Questa era stata trovata nello zaino di uno dei due ragazzi, che subito aveva incolpato l'ex spin doctor. Ma le conversazioni non lasciano spazio a dubbi e, appena i magistrati avranno l’esito delle analisi sul liquido, solleciteranno la chiusura del fascicolo. Insomma, giusto il tempo di spalare fango prima delle elezioni. Poi, l'archiviazione. Tempismo e rumore molto, troppo sospetti. Morisi sputt***, senza reati.

 

 

Ma non è tutto. Addirittura si apprende che nonostante la collaborazione di Morisi e del suo legale, l’interrogatorio dell'indagato potrebbe anche essere ritenuto superfluo. I messaggi conservati dal giovane contattato su un sito di incontri a pagamento e le dichiarazioni del suo amico dimostrano che furono loro a portare la droga dello stupro. "Ti portiamo G. Tu cosa usi?", chiede uno dei due a Morisi prima della serata del 14 agosto. "Oggi c", risponde Morisi. Un'ammissione che fa pensare che sarà l'escort Alexander a essere indagato e chiarire i troppi punti oscuri della vicenda.

 

 

Così Morisi lascerà la scena giudiziaria, dopo aver deciso di abbandonare quella politica il primo settembre. Giorno in cui l'ex spin doctor del leader della Lega si è dimesso dopo i molti anni al fianco di Salvini (il tutto iniziò nel 2013). La loro collaborazione era iniziata quando l'ex ministro arrivò al Viminale portando con sé Morisi e la sua squadra. Un pool di ragazzi che seguivano il "Capitano" giorno e notte. Un lavoro incessante che ha portato Salvini a conquistare milioni di follower e il Carroccio milioni di voti. 

 

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