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Open Arms, Matteo Salvini e un processo "spettacolo". Richard Gere in aula con Conte, Di Maio e Toninelli

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Ci sarà anche Richard Gere tra i testimoni del processo Open Arms contro Matteo Salvini. L'ex ministro degli Interni è imputato a Palermo per sequestro di persona e rifiuto d'atti d’ufficio per il caso della nave della Ong rimasta ferma per tre settimane al largo della Sicilia nell’agosto del 2019, con 147 migranti a bordo. Il Tribunale ha deciso di ammettere al dibattimento anche l'attore superstar di Hollywood, da tempo impegnato nell'accoglienza dei migranti e che salì sulla stessa Open Arms per testimoniare le condizioni dei migranti, sebbene l'accusa fosse di parere opposto. 

L'interprete di Ufficiale e gentiluomo e Pretty woman era stato citato dal legale della Ong spagnola, ma il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, intervenendo in aula questa mattina, ne aveva escluso la rilevanza parlando esplicitamente di "spettacolarizzazione e risonanza che non interessano alla Procura". Per i pm infatti c'erano "testi ben più qualificati". La difesa di Salvini, rappresentato da Giulia Bongiorno, non si era comunque opposta alla citazione.

In aula sfileranno in ogni caso testimoni "pesanti", che faranno diventare il processo un caso politico. Tra questi, naturalmente l’allora premier Giuseppe Conte e il leader M5s Luigi Di Maio, vicepremier come Salvini, e i ministri grillini Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, rispettivamente ai Trasporti e alla Difesa. Fra le parti civili, complessivamente 21, compaiono anche i comuni di Barcellona e di Palermo, Emergency, la stessa ong e diversi migranti. "Qui Aula di Giustizia del carcere di Palermo - ha scritto sui social il leader della Lega -. Il processo voluto dalla sinistra e dai tifosi dell’immigrazione clandestina comincia: quanto costerà ai cittadini italiani?".

 

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