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Ruby-ter, olgettine in fuga: come gode Berlusconi, l'ultimo clamoroso fallimento dei magistrati

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Nuovi sviluppi nel caso Ruby Ter e nel processo in cui sono coinvolte le olgettine. I legali delle imputate hanno chiesto il proscioglimento delle loro assistite con "immediata declaratoria", prima della fine del dibattimento, dal reato di falsa testimonianza, che viene contestato assieme alla corruzione in atti giudiziari. Questo dopo che lo stesso Tribunale il 3 novembre ha dichiarato inutilizzabili le testimonianze di 18 ex olgettine rese nel Ruby e nel Ruby bis e che potrebbe aver azzoppato parte delle accuse a carico dei 29 imputati, tra cui Silvio Berlusconi. Il pm di Milano Luca Gaglio ha invece chiesto "fermamente" che vengano rigettate le istanze delle difese delle giovani imputate.

 

 

 

"Quantomeno dalla primavera 2012", secondo i giudici, "la Procura aveva elementi indizianti le elargizioni di Berlusconi (imputato solo per corruzione in atti giudiziari, ndr) in favore delle ragazze indicate come testimoni, mentre erano in pratica già sottoposte ad indagini e dunque andavano iscritte e ascoltate con le garanzie previste, con facoltà di non rispondere e assistite da avvocati", fanno sapere i magistrati.

 

 

 

Ed ecco che alla luce di queste novità potrebbero cadere in particolare le imputazioni di falsa testimonianza (tra l'altro vanno verso la prescrizione) e se nel caso venisse tolta anche la qualifica di pubblico ufficiale delle ragazze rischierebbe anche l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Secondo sempre il pm Gaglio, con a fianco l'aggiunto Tiziana Siciliano, è "folle" una decisione ora, prima della fine del dibattimento, sulle false testimonianze, perché quei reati sono "strettamente connessi" con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Probabilmente fa riferimento all'istanza della difesa di Barbara Faggioli e Silvia Trevaini sulla richiesta di scagionarle dalle accuse di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari. I giudici della settima penale hanno spiegato alle parti che decideranno nelle prossime udienze sulle richieste delle difese. Un'ottima notizia per il collegio difensivo di Silvio Berlusconi che potrebbe vedere allegerita la sua posizione nel processo, provocando così un grosso smacco all'accusa della Procura di Milano

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