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Beppe Grillo indagato, spunta il nome di Danilo Toninelli: indiscrezioni dalla procura, trema il M5s

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Ci sarebbe anche Danilo Toninelli tra i politici raggiunti dalle richieste di Beppe Grillo, che avrebbe girato loro in chat le richieste di Marzio Onorato, l'armatore fondatore della Moby e patron di Mascalzone Latino nell'avventura all'America's Cup. Forse inevitabile, visto che tra maggio 2018 e settembre 2019 Toninelli è stato ministro delle Infrastrutture e Trasporti, dunque il referente "logico" del comico e fondatore dei 5 Stelle. Ma è un nuovo scossone in una vicenda giudiziaria che getta scompiglio nel Movimento a pochi giorni dalla partita del Quirinale, forse decisiva per l'esistenza stessa dei 5 Stelle intesi come partito. 

 

 

 

 

Grillo è da ieri indagato con l'accusa di tentato traffico di influenze illecite, ai tempi del governo Conte. In altre parole: Beppe avrebbe tentato di influenzare le politiche dell'esecutivo per conto di Onorato, in favore di Moby, attraverso gli esponenti grillini in Parlamento. In cambio, è l'accusa degli inquirenti, Grillo avrebbe ottenuto contratti pubblicitari alla Casaleggio Associati srl e a se stesso per un milione e 50 mila euro di euro. Per questo, riporta Repubblica, lunedì i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza di Milano si sono recati "negli uffici delle due società e nelle abitazioni di due dipendenti, oltre che del chief information officer e dell'allora responsabile delle relazioni esterne e istituzionali, non indagati, di Moby".

 

 

 

 

Sotto inchiesta, i contratti 2018 e 2019 da 120mila euro annui incassati dalla Beppe Grillo srl da Moby e un ulteriore contratto sottoscritto per il triennio 2018-2020 tra Moby e Casaleggio Associati, da 600mila euro annui, che riguardava "la stesura di un piano strategico e per l'attuazione di strategie" relative agli sgravi fiscali per le compagnie marittime italiane. "Contratti ritenuti illeciti - ricorda sempre Repubblica - sia «per l'entità degli importi versati o promessi da Onorato», sia «per la genericità dei contratti»". E anche per la mediazione di Grillo, secondo gli inquirenti "finalizzata a orientare l'azione pubblica di pubblici ufficiali". I legali di Onorato fanno notare come lui e Grillo siano "amici di antica data, da circa 45 anni" e che dunque "è facile che qualcosa possa essere stata equivocata". 

 

 

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